Il distretto dell'occhiale potrà beneficiare tra breve della nuova legge regionale sui distretti approvata l'aprile scorso, il cui obiettivo è garantire un sostegno allo sviluppo del sistema produttivo del Veneto. Il nuovo patto, che sarà sottoscritto oggi in Camera di Commercio, contiene le strategie d'intervento per il prossimo triennio. L'intento è di rilanciare il distretto dell'occhiale, attraverso la rivalutazione dell'immagine e lo sviluppo di nuove tecnologie. I progetti potranno essere finanziati, sino al quaranta per cento, dalla Regione.
In queste ultime settimane sono state attivate le consultazioni tra le maggiori associazioni degli imprenditori, i soggetti che si dedicano alla ricerca e all'innovazione del comparto, i consorzi e gli enti locali per l'elaborazione del documento, che sarà sottoscritto ufficialmente lunedì prossimo. 'Vista la crisi attuale', spiega il presidente della Camera di Commercio di Belluno Paolo Terribile, 'si tratta di creare le opportune sinergie per portare l'industria dell'occhiale al perseguimento di obiettivi comuni, in primo luogo commerciali, nella difficile transazione segnata dalla globalizzazione dei mercati e dall'internazionalizzazione del comparto. C'è da sconfiggere, insomma, la concorrenza delle aziende asiatiche'.
Renato Sopracolle, attuale presidente di Sipao, sarà il rappresentante del nuovo patto del distretto dell'occhiale. 'Questo patto', Spiega Sopracolle, 'ci permette di gestire in maniera più coordinata gli interventi sul territorio. Stiamo mettendo a punto una serie di progetti che riguardano la rivalutazione dell'immagine del distretto e lo sviluppo tecnologico delle imprese. L'auspicio è che la nuova legge regionale sui distretti contribuisca a superare la crisi attuale dell'occhialeria. Certo, non possiamo illuderci che questo sia sufficiente'.
"Il momento non è certo facile", continua il presidente di Sipao, "ma capire quanto incida la rivalutazione dell'euro è piuttosto problematico. È chiaro che l'euro forte penalizza le esportazioni verso gli Usa. Per di più il mercato comunitario rimane al di sotto delle attese e questo rende ancora più precaria la situazione". "I clienti americani", conclude, "cercano di ottenere delle condizioni migliori, ma le nostre aziende non riescono a limare ulteriormente i costi di produzione. Insomma, la debolezza del dollaro certo non aiuta le nostre occhialerie, mo non è questo il problema principale".
(Fonte: Il Gazzettino)