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Roma, un'operazione anticontraffazione senza precedenti

126 arrestati, 131 denunciati, oltre 60 mila oggetti sequestrtati: 2550 tra occhiali e orologi, 38 mila capi d'abbigliamento, 9 mila tra scarpe e borse, quasi 9 mila marchi ed etichette prodotti con macchinari anch'essi sequestrati. Sono questi i numeri presentati ieri nel corso di una conferenza stampa presso il comando generale della Guardia di Finanza, che si riferiscono alla colossale operazione di sensibilizzazione anticontraffazione messa in atto dai militari con 272 interventi.

Alla conferenza stampa sono intervenuti Vincenzo Suppa, generale di brigata a capo del reparto operazioni del comando generale, Carlo Guglielmi, presidente di Indicam, Rosario Trefiletti, presidente di Federconsumatori e Amady Sy, vicepresidente di Nuova Comunità.

«Guai se pensassimo che il problema è dare la caccia all'immigrato che vende al dettaglio sulle spiagge -ha ammonito Rosario Trefiletti, presidente di Federconsumatori- La questione è dare la caccia alle fabbriche e ai punti di distribuzione del contraffatto». Un fenomeno, quello della contraffazione, che ora si tinge di estorsione: «Ci sono nuove forme di pizzo -ha aggiunto Trefiletti- che obbligano i commercianti a vendere una certa quantità di merce con marchio contraffatto».

"La verità", ha ribadito Suppa, "è che acquistare una griffe falsa o un pacchetto di sigarette di contrabbando non viene percepito come reato, perché non rientra fra quelli che destano allarme sociale. A questo è servita la legge 68/2001 e la espressa direttiva del ministro delle Finanze che ci impone di salvaguardare l'economia dalla contraffazione". Spesso acquistando merce contraffatta, non si pensa che quel denaro finirà per finanziare il traffico di droga o altre attività illecite.

"Bisogna dunque creare una coscienza civica della legalità", ha concluso il generale di brigata, "e un rafforzamento delle misure a difesa del prodotto originale, magari garantendo che il prodotto venduto non si è avvalso della manodopera minorile o di quella in nero".

(Fonte: Il Gazzettino)

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