
Il 45% dei francesi soffre di affaticamento visivo
L'Asnav (Association Nationale pour l'Amélioration de la Vue) ha commissionato a Opinion Way una nuova ricerca (dopo quella realizzata nel 2005) per fare il punto sull'evoluzione della conoscenza dei difetti visivi da parte dei francesi, gli usi e la pratiche per la salute degli occhi e le loro abitudini dal punto di vista della prevenzione.
L'inchiesta è stata condotta dal 31 marzo al 10 aprile 2006 su 817 persone dai 15 anni in su, rappresentativi della popolazione francese. Per il 57% degli intervistati la salute visiva è legata a una vista senza difetti e il problema più menzionato (65%, rispetto al 53% riscontrato nel 2005) è l'affaticamento visivo: il 45% degli intervistati dichiara di soffrirne (erano il 37% nel 2005).
Rispetto a un anno fa, la conoscenza dell'insieme dei difetti visivi sembra migliorata, soprattutto da parte delle donne. Il 67% di loro, infatti, sa esattamente cos'è la miopia (contro il 56% degli uomini), il 57% lo strabismo (45% tra gli uomini) e il 30% è in grado di spiegare cos'è il glaucoma (20% tra gli uomini).
Lo studio rivela, inoltre, un aumento della frequenza dei controlli visivi: il 53% degli intervistati dichiara di aver effettuato un controllo nell'anno in corso (+5% rispetto al 2005). L'aumento è sensibile soprattutto tra chi non porta occhiali (45%, +12% rispetto al 2005), più contenuto tra i portatori (65% contro il 63% dell'anno scorso).
Si constata anche un'evoluzione della conoscenza della protezione solare rispetto ad alcune credenze: il 47% degli intervistati, contro il 40% del 2005, rifiuta l'affermazione secondo la quale 'le lenti non colorate non possono proteggere gli occhi dai raggi UV' e il 66% (55% nel 2005) rifiuta allo stesso modo il concetto 'più le lenti sono scure, più gli occhi sono protetti dai raggi UV'.
Se l'estetica resta un criterio preponderante (53%) nella scelta degli occhiali da sole, la protezione UV passa al primo posto quando si tratta dei bambini: 47% contro 44%. Resta un grosso lavoro da fare, invece, tra i giovani (15-24 anni) che in stragrande maggioranza (82%) mettono l'estetica al primo posto (la protezione UV è al 30% e le normative CE al 13%).
(Fonte: L'Opticien Lunetier)