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Sperimentazioni con la memantina per salvare il nervo ottico

Si sta sperimentando su migliaia di pazienti in tutto il mondo (compresi 5 centri italiani, tra i quali il San Raffaele di Milano) una nuova molecola, la memantina (già utilizzata in neurologia), per verificare se è in grado di difendere il nervo ottico dai danni del glaucoma.

Nell'occhio glaucomatoso, infatti, si crea un'elevata concentrazione di sostanze nocive per le cellule ganglionari (quelle che vengono danneggiate nel glaucoma). Si pensa, infatti, che queste cellule danneggiate dalla pressione elevata, producano delle sostanze, come il glutammato, in grado di danneggiare anche le cellule sane vicine. Il deterioramento, perciò, si espande anche dopo che la tensione oculare è controllata. Il ruolo della memantina è quello di bloccare alcuni recettori sensibili a queste sostanze, proteggendo le cellule sane.
E per proteggere le cellule del nervo ottico distrutte dal glaucoma si sta mettendo a punto anche un vaccino terapeutico a base di copaxone, già impiegato contro la sclerosi multipla. La tecnica parte dall'ipotesi che il glaucoma sia una malattia autoimmune (nella quale il sistema immunitario aggredisce l'organismo). Il "vaccino" favorisce la proliferazione dei fattori di crescita delle cellule che, in questo modo, rigenerano costantemente il nervo ottico, proteggendolo dai danni causati dal glaucoma.

(Fonte: Corriere Salute)

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