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Certottica: prosegue il progetto Interreg

Certottica: prosegue il progetto Interreg

Il giorno 22 settembre si svolgerà il primo Interreg meeting con il partner Tirolese Phystech - Coating Technology. A Pflach Certottica e Phystech formalizzeranno quindi la costituzione del Comitato di Coordinamento. E’ questo il passo compiuto nell’ambito del progetto di ricerca ‘Sviluppo di rivestimenti decorativi non iridescenti’ che si inserisce nell’ambito della cooperazione territoriale programma Interreg IV Italia-Austria 2007-2013. Oltre la ricerca, che sta già impegnando i ricercatori nel laboratori, devono essere sbrigate anche alcuni step dal risvolto amministrativo come, per esempio, la costituzione del Comitato di coordinamento che ha la funzione di gestire il partenariato e l’attuazione del progetto. Il Comitato di coordinamento del progetto è formato da almeno un rappresentante per ogni partecipante al progetto. Il Lead Partner assume le funzioni di presidente. I compiti del Comitato sono i seguenti: monitoraggio transfrontaliero sullo svolgimento delle attività di progetto nel rispetto dei tempi e dei costi preventivati; coordinamento e accompagnamento nello svolgimento tecnico del progetto; organizzazione di incontri periodici transfrontalieri di lavoro. Il cuore del progetto consiste in una tecnologia capace di decorare occhiali o articoli orafi e di bigiotteria. A parole si tratta semplicemente di questo, nella realtà della ricerca tutto è molto più complesso perché si tratta di creare un impianto nuovissimo che unisca due diverse tecnologie. Nell’industria dell’occhialeria e della gioielleria per il rivestimento decorativo creare decorazioni s i ricorrere comunemente alla galvanica, per la deposizione di film metallici e alla vernice liquida per lo strato protettivo. L’idea progettuale nasce proprio da queste metodologie, dispendiose e poco ‘green’, per abbattere i costi e incentivare l’uso delle tecnologie eco-compatibili realizzando la deposizione del film metallico con processo PVD e dello strato protettivo con il processo Plasma Enhanced Chemical Vapour Depositon utilizzando un solo impianto e senza manipolazione intermedia del pezzo. La ricerca è complicata, i problemi non mancano. Relativamente ai rivestimenti decorativi, infatti, la maggior parte delle industrie utilizzano la galvanica per la deposizione di film metallici e la vernice liquida per lo strato protettivo. Il processo in vuoto Phisycal Vapour Depositon ha avuto successo per trattamenti funzionali, mentre per rivestimenti decorativi non si è affermato dato che: ha dei limiti per quanto riguarda la protezione del substrato dalla corrosione; mentre la galvanica aumenta la brillantezza, il PVD riproduce fedelmente il substrato; ha un’alta sensibilità all’impronta delle dita, il che è esteticamente negativo. Anche se i costi di deposizione del film metallico con il trattamento galvanico e con il PVD sono simili, non è quindi ancora conveniente sostituire la vecchia tecnologia grazie alla quale si sono raggiunti competenza e standard elevati. Il progetto in questione si propone di individuare il metodo che accorpi le tecniche del vuoto per realizzare un rivestimento decorativo che soddisfi gli standard estetici e di resistenza chimico/meccanica richiesti dalle montature per occhiali e da molti altri articoli riducendo i costi della M.O. e abbattendo la difettosità del processo di finitura.     Il 22 settembre la costituzione del Comitato di Coordinamento  
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