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Alta Moda a Roma: le sartorie sopravvivono grazie a occhiali, jeans e profumi

Alta moda a RomaGli altissimi costi di produzione e la drastica riduzione del numero delle clienti rischiano di compromettere la sopravvivenza dell'Alta Moda. In occasione della settimana dedicata all'haute couture che si aprirà stasera a Roma, le grandi Maison si ritrovano a fare i conti: dei circa quaranta miliardi di fatturato provenienti dal fashion system italiano, solo il 10% arriva dall'alta moda.

Sono rimaste in quindici a Roma le sartorie storiche che mantengono viva la tradizione, cercando di sopravvivere tra i prezzi altissimi per la manutenzione dei laboratori (100.000 euro) e quelli per gli stipendi del personale. Il fatturato medio di un big dell'alta moda arriva a 3 milioni di euro, molto al di sotto di quello che realizzano le grandi case del pret-à-porter. L'unica salvezza sembrano essere quindi le licenze: Gattinoni ha adottato questa strategia per jeans, occhiali e maglieria; Balestra per i profumi, i foulard e una linea uomo; Barocco e altri ancora si affidano all'industria per salvare i loro laboratori artigianali.
In una dichiarazione riportata dal Corriere della Sera, Stefano Dominella, Vicepresidente di AltaRoma, afferma:'I francesi hanno capito molto prima di noi che le licenze potevano almeno regalare una boccata d'ossigeno . L'haute couture ha bisogno di vivere e non sopravvivere perché è cultura e memoria storica'.

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