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Bilanci 2001: aziende pubbliche migliori di quelle private. Tra le eccezioni, la buona performance di Luxottica

Bilanci 2001: aziende pubbliche migliori di quelle private. Tra le eccezioni, la buona performance di Luxottica

Secondo un'indagine di Ricerca & Studi (Mediobanca) nel 2001 i gruppi a controllo statale hanno chiuso i propri bilanci con 11,7 miliardi di euro di utili 'battendo' di gran lunga le aziende private che chiudono con un rosso pari a 1,4 miliardi di euro. L'indagine, alla sua la ventiseiesima edizione, è stata svolta considerando i bilanci di 80 gruppi ricompresi all'interno di 50 raggruppamenti di cui 35 industriali, 10 bancari e 5 assicurativi. Un insieme che rappresenta il 90% della capitalizzazione, del capitale investito e del valore aggiunto a Piazza Affari.

Il quadro che emerge dall'indagine è abbastanza inaspettato: a reggere meglio la scena del 2001 e del primo periodo dell'anno in corso sono stati i gruppi a controllo pubblico che hanno prodotto utili e si sono indebitati meno di quelli privati.
Solo poche aziende private sono state migliori per performance di crescita, di sviluppo dei margini industriali o profitto per gli azionisti di quelle statali. Tra queste c'è la Luxottica che, insieme ad altre aziende (Mediaset e Tim) ha retto bene il primo trimestre dell'anno con un calo dell'utile corrente contenuto entro l'1% rispetto al 34% di tutte le società quotate. Meglio ancora sono andate le private Autostrade (del gruppo Edizione Holding) e la farmaceutica Recordati che sono rientrate nelle dieci migliori aziende in quasi tutte le categorie considerate da R&S.

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