I progressi dell'ottica impiegati per realizzare 'rilevatori di bugie' e strumenti di identificazione personale

I progressi della tecnologica nel settore dell'ottica trovano applicazione in numerosissimi campi, l'ultimo dei quali è quello dei 'rilevatori di bugie': nella maggior parte dei casi si tratta di uno scanner ottico che misura la dilatazione delle pupille per individuare se il soggetto sottoposto a questo tipo di esame sta raccontando menzogne.

Un gruppo di scienziati della Mayo Clinic di Rochester, nello stato del Minnesota, ha recentemente messo a punto una macchina che è in grado di individuare un'alterazione nello sguardo quando si mente. Secondo gli studi effettuati, i ricercatori hanno scoperto una leggera variazione negli occhi di un paziente ovvero un piccolissimo arrossamento nella parte bianca dell'occhio che tradisce un'emotività particolarissima.

Negli Stati Uniti si è prospettato l'uso di tali sistemi soprattutto nella lotta al terrorismo internazionale, dotando aeroporti, porti e scali ferroviari degli scanner. Specialmente dopo i tragici eventi dell'11 settembre, le attenzioni dei ricercatori si sono indirizzate sull'iride, ossia l'anello colorato che circonda la pupilla, che ha ben 266 zone caratteristiche, le cosiddette "aree di libertà" (mentre le impronte digitali ne hanno solo 90). Secondo le ricerche esiste soltanto una probabilità su sette miliardi che due persone, compresi i gemelli omozigoti, abbiano l'iride della stessa forma e dello stesso colore. L'identificazione personale tramite l'iride potrebbe quindi essere un'efficace alternativa o un complemento alle impronte digitali.
Dall'ottobre del 2001 il sistema di identificazione tramite l'iride è operativo in via sperimentale nell'aeroporto di Schipol di Amsterdam, dove per il momento coinvolge soltanto i viaggiatori 'frequent fliers'. Esperimenti simili sono già stati eseguiti con successo, sempre su frequent fliers, a Londra, a Francoforte e a Charlotte, nel North Carolina.

(Fonte: Tempo.it)