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Lenti a contatto, ok anche per i neonati

Lenti a contatto, ok anche per i neonati

I progressi della contattologia, soprattutto in fatto di applicabilità, consentono nuovi campi di utilizzo. In particolare, sono aumentate le possibilità di adottare le lenti a contatto oltre che per gli adulti anche per i neonati e i bambini.
L'uso di lenti a contatto, che non causano nessun dolore al bambino, risulta molto efficace per compensare problemi visivi importanti, dando luogo ad una migliore funzionalità visiva e a uno sviluppo della visione binoculare.

Le lenti, inoltre, possono portare ad un notevole vantaggio psicologico per il bambino, che almeno inizialmente dovrà essere seguito dai genitori per le operazioni di applicazione e rimozione: in molti casi, i bambini che portano le LAC fin da piccoli, se opportunamente seguiti, sono in grado all'età di cinque sei anni di svolgere da soli le operazioni di inserimento e rimozione.

Sebbene il ricorso agli occhiali sia preferibile qualora possibile, l'applicazione di lenti a contatto nei neonati e nei bambini può rappresentare un valido e spesso insostituibile mezzo nei casi di elevate miopie, ipermetropie, astigmatismi e anisometropie (differenti poteri degli occhi) come pure in casi di aniridia (mancanza dell'iride) o di albinismo (insufficienza di pigmentazione dell'iride) e in casi terapeutici.

Nei casi di ambliopia (riduzione dell'acutezza visiva), anisometropia e soprattutto in bambini operati di cataratta congenita, il ricorso alle lenti può evitare che un intervento chirurgico precoce, magari tecnicamente riuscito, si traduca in insuccesso sul piano del recupero funzionale.

(Fonte: La Repubblica )

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