Occhiali, il mercato vede un calo del 5%
Silmo, il salone internazionale dell'occhialeria che si aprirà venerdì prossimo a Parigi, diventa prova d'appello per i produttori italiani su cui continua a pesare uan congiuntura negativa.
L'appuntamento francese assume in questa fase una valenza maggiore perché ultima 'tappa' del circuito fieristico di settore per il 2002 e perché nel primo semestre si è registrata una lieve ripresa dell'export proprio in Europa, con gli Stati Uniti, tradizionale mercato di sbocco in ritirata.
Sono dati che a Belluno, 'capitale' mondiale dell'occhialeria (ma la concorrenza del Far East è sempre più aggressiva) vengono letti con attenzione cercando di scorgere quel segnale di inversione di tendenza che, atteso per fine 2002, è stato spostato al 2003. 'L'instabilità prosegue - spiega da Belluno Renato Sopracolle,vicepresidente dell'Anfao e presidente di Sipao, emanazione di Assindustria Belluno - per fine anno il calo complessivo sarà attorno al 5% a carico soprattutto delle montature, mentre l'occhiale da sole, tipico prodotto fashion, permette ancora margini'.
Margini che tuttavia sembrano essere appannaggio esclusivo dei grandi players (le prime dieci aziende del settore - da Luxottica a Safilo, da De Rigo a Marcolin, ecc. da sole rappresentano il 70% della produzione). Ne è una conferma l'emorragia di posti di lavoro che prosciuga la piccola impresa del distretto Belluno-Treviso, anche se, fa notare Sopracolle, 'si assiste a un fenomeno di ritorno, ovvero la grande industria che occupa oltre il 60% degli addetti, ha ripreso ad assumere, assorbendo almeno in parte quei lavoratori espulsi dall'impresa minore. Storicamente, questa si era creata per gemmazione dai grandi gruppi, una vera e propria esplosione a metà degli anni '90. ora si torna indietro'.
Parigi come 'dernier metro' per l'occhialeria italiana? Cirillo Marcolin, presidente del Mido, la principale rassegna del settore che si tiene in primavera a Milano, non crede e senza ignorare le perduranti difficoltà per i piccoli avverte che la strada di un rafforzamento dell'intero comparto industriale ègià stata intrapresa. 'i grandi soggetti camminano con le proprie gambe, ma a favore dell'esercito di piccole imprese, concentrate soprattutto nel distretto bellunese, si stanno creando le condizioni per nuove collaborazioni e sostegni, mentre cresciuta in questi mesi la 'sensibilità' da parte di soggetti istituzionali come il ministero per le Attività produttive e la Farnesina'.
Modello tedesco. Infatti il governo ha finalmente capito l'importanza dell'occhialeria per il sistema-Italia (fatturato netto 1,83 miliardi di euro nel 2001 con un controvalore dell'export dei 1,52 miliardi): 'bisogna però spingere i 'piccoli' - insiste Sopracolle - per questo come Sipao puntiamo a creare una massa critica sul fronte del marketing e dell'export. Parigi con una serie di iniziative di promozione del distretto vuole essere un passo in questa direzione, l'imporrtante è che le aziende ne sappiano trarre vantaggio'.
(Fonte: Il Gazzettino)
