Parla Sopracolle:'No alla delocalizzazione per l'industria dell'occhialeria'
In un intervista al Corriere delle Alpi Renato Sopracolle risponde alla proposta di delocalizzione delle aziende del Made in Italy avanzata durante la riunione del Club dei Distretti che si è tenuta quindici giorni fa a Prato. L'idea era quella di spostare le produzioni di massa nei paesi in cui la manodopera è a più basso costo.
Secondo il presidente di SIPAO la proposta non è attualizzabile per quanto riguarda le aziende del bellunese perché 'l'occhialeria è un caso a parte anche rispetto ai distretti più vicini, come quelli di Vicenza, Treviso e soprattutto Montebelluna. A Belluno non è ancora successo che una produzione sia stata spostata altrove e al momento non se ne parla nemmeno. Quello dell'occhialeria è un settore che va quasi in controtendenza. Lo dimostra l'esempio di Luxottica, che ha portato qui la produzione dei Ray Ban appena acquisita. La spiegazione è abbastanza semplice: la convenienza economica è solo uno dei motivi che spinge a delocalizzare. Gli altri sono la vicinanza della produzione al mercato principale, le spese di trasporto, la viabilità, la flessibilità. Fatti i conti con questi parametri, si può dire che per l'occhialeria non sia conveniente esportare le produzioni".
(Fonte: Corriere delle Alpi)
