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Ricerca, così l'occhio vede di giorno

Un articolo apparso negli Stati Uniti sulla rivista Neuron svela nuovi elementi sulla nostra capacità di vedere alla luce del giorno, tema che i ricercatori hanno sempre trovato più difficile che non la nostra capacità visiva in condizioni di oscurità.
Gli scienziati dell' Università della California hanno infatti scoperto un nuovo meccanismo.

Come funziona l'occhio umano? La retina contiene due tipi di cellule sensibili alla luce, i coni e i bastoncelli. Il 95 per cento della retina è costituito da bastoncelli, che permettono la visione in condizioni di scarsa illuminazione.
Il resto consiste di coni, responsabili della percezione dei colori ad alta risoluzione in piena luce. Entrambi i tipi di cellule usano un gruppo chimico specializzato chiamato cromoforo.

Quando un fotone colpisce un cono o un bastoncello, il cromoforo passa a uno stato di energia inferiore, dando inizio a una catena di eventi che culmina con un segnale al cervello.
Una volta che il cromoforo ha esaurito il suo compito deve essere "ricaricato" prima che possa assorbire un altro fotone.

Se la maggior parte degli esperimenti era stata condotta finora sui bastoncelli, il gruppo di ricercatori californiano ha rivolto l'attenzione sui coni, per dimostrare il diverso modo di ricaricarsi dei due tipi di cellule. Per questa ragione, hanno condotto gli esperimenti sui polli, le cui retine sono più ricche di coni.

Risultato delle ricerche: il meccanismo di ricarica viene attuato per i coni da altre cellule dell'occhio, dette di Müller, ed è probabile che un meccanismo simile funzioni anche per la visione diurna dell'occhio umano.

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