Scienza, le nuove tecnologie applicate alla vista
Da molti anni la ricerca si muove in direzione di soluzioni tecnologiche per difetti fisici come la mancanza della vista. L'ultimo tentativo in proposito è riportato dal mensile 'Wired': un paziente (Alfa) ha sperimentato un occhio artificiale che, per mezzo di fili inseriti nel cranio e collegati alla corteccia cerebrale, invia al cervello impulsi che devono essere correttamente interpretati. I risultati sono positivi, se è vero che il paziente 'Alfa' è stato in grado sin dal primo giorno di condurre un'automobile.
Un altro ambito di ricerca è la cosiddetta realtà arricchita. Tramite un apparecchio collocato su occhiali speciali e collegato a un computer, le immagini reali sono arricchite da informazioni virtuali che integrano e arricchiscono le percezioni visive normali. L'applicazione per ora è soprattutto militare (nei combattimenti aerei in particolare) ma può essere utile ovunque sia necessario agire con estrema precisione, ad esempio nella chirurgia e nell'ingegneria.
I problemi ancora da risolvere consistono nella riproduzione non sempre fedele delle distanze, inconvenienti dovuti alla luce esterna e dimensioni eccessive dell'apparecchiatura.
(Fonte: La Repubblica)
