SIETO propone l'obbligo di occhiali per la pratica di alcuni sport
L'allarme arriva dagli esperti della SIETO, la Società Italiana di Ergoftalmologia e Traumatologia Oculare, che si sono recentemente riuniti a Firenze per il XVII convegno nazionale: i traumi oculari causati dallo sport sono in pericoloso aumento. Per contrastare questa preoccupante tendenza la SIETO consiglia l'utilizzo di occhiali durante la pratica sportiva: in questi casi, infatti, servirebbero non solo a farci vedere meglio ma anche a proteggere i nostri occhi. La riduzione del campo visivo rispetto a quello che otterremmo con delle lenti a contatto è minima, ma sarebbero moltissimi i vantaggi preventivi, a fronte di una casistica che coinvolge ogni anno circa cinquantamila persone in Italia, con un migliaio di casi più gravi.
Da qui nasce la proposta della SIETO di introdurre l'obbligatorietà, in specifiche discipline, dell' uso di occhiali protettivi. In particolar modo nella pratica dello squash, del tennis e basket che, secondo una casistica inglese, risultano gli sport più pericolosi. Ma anche il calcio sarebbe a rischio. Un team di specialisti della Divisione Oculistica dell'ospedale di Reggio Calabria, infatti, ha trascorso un anno a esaminare i giocatori della squadra locale, la Reggina Calcio. Lo studio, condotto su 78 giocatori tra i 18 e i 35 anni ha rivelato 13 casi di traumi agli occhi. Sette i traumi diretti, risultati di colpi di testa e scontri fisici, e sei quelli indiretti principalmente conseguenza di fratture nasali.
Secondo le ricerche, il trauma sportivo è responsabile del maggior numero delle asportazioni del bulbo oculare, superando gli incidenti stradali, gli infortuni sul lavoro e le lesioni conseguenti a violenza. Durante il convegno Marco Borgioli, segretario nazionale della traumatologia, ha annunciato: "i dati che stiamo raccogliendo in un database saranno a breve inviati al registro nazionale dei traumi. Il registro permetterà l'identificazione di fattori di rischio e consentirà lo sviluppo di programmi di prevenzione".
