Vai al contenuto principale
keyboard_return Invio

Bambini, video e occhi, istruzioni per l'uso

Attenzione ai segnali di affaticamento della vista nei più piccoli: difficoltà nella lettura, mal di testa, frequente sonnolenza sono sintomi da non trascurare e per i quali è bene ricorrere all'analisi di un oculista. All'origine, infatti, possono esserci problemi alla vista. 'Se sono presenti difetti visivi si manifestano disagi come affaticamento, mal di testa, lacrimazione', avverte sull'inserto Salute di Repubblica Gianluca Scuderi, docente di Oculistica a Roma Tor Vergata. 'una vista troppo sollecitata peggiora i problemi preesistenti. Il 20 per cento dei bambini delle elementari manifesta problemi della vista che si riflettono sulle capacità di apprendimento. E tra i 6 e i 14 anni un bambino su tre presenta problemi di vista'.

Un rischio per gli occhi dei bambini è costituito da tv e pc, qualora non si prendano alcune precauzioni. Oggi infatti i bambini, la cui visione si perfeziona tra i 4 e i 6 anni, sono sottoposti a sollecitazioni molto più intense di quelli delle generazioni precedenti. 'In realtà', continua Scuderi, 'l'esposizione a schermi tv e di personal computer non causa difetti alla visione come miopia e astigmatismo, ma la maggiore stimolazione cui è sottoposto il sistema visivo può evidenziare un difetto lieve già esistente. Inoltre l'immagine degli schermi non è statica, ma si forma in continuazione: maggiore è la velocità con cui ciò accade e meglio essa sarà recepita dal nostro occhio'. Per questo è importante scegliere prodotti di qualità, come televisori a 100Hertz e schermi ad elevato numero di cristalli liquidi.

E' altrettanto importante inoltre mantenere la giusta distanza tra occhi e schermo (50/60 cm), ad esempio aumentando la dimensione del carattere con cui si sta scrivendo: vanno infatti considerate le radiazioni di varia natura emesse dagli schermi, dagli infrarossi alle microonde, dalle radiofrequenze ai campi elettromagnetici: 'La potenzialità di queste emissioni è stata ampiamente studiata', conclude il docente di Oculistica, 'anche se con pareri discordanti. Vale quindi l'approccio cautelativo: maggiore è la dimensione dello schermo, maggiore deve essere la distanza da esso'.

(Fonte: Salute- La Repubblica)

Indietro