Contraffazione, l'Italia è tra gli 'osservati speciali'
Arriva dalla camera di commercio americana in Italia l'ultimo grido d'allarme in fatto di contraffazione, ed è un atto d'accusa nei confronti del nostro paese. Terza nel mondo come produttore di falsi, prima in Europa per consumo, l'Italia è il terreno ideale per la pirateria: è forte la predisposizione all'acquisto di beni contraffatti da parte dei consumatori, è debole il potere di dissuasione della legge, a causa dei tempi troppo lunghi della giustizia civile e penale.
Le aziende vittime della pirateria perdono tra i 4 e i 6 miliardi di euro di fatturato, lo Stato 1,5 miliardi di mancati incassi Iva. La società di consulenza Kpmg ha tracciato una mappa aggiornata in base alla quale, a parte i bassi rischi per i produttori illegali, 'la contraffazione non è avvertita come un reato socialmente e economicamente dannoso.
In realtà il fenomeno della contraffazione, che ha avuto negli ultimi 10 anni un tasso di crescita del 1600% e fattura 600 miliardi di dollari l'anno, quasi la metà del Pil italiano, ha già provocato la perdita di 200 mila posti di lavoro regolari.
A fare la parte del leone in questo mercato che comprende anche cd, videocassette e orologi è sicuramente il settore della moda: se il fatturato delle griffe è di 54 miliardi di euro, quello dei falsi sfiora i 3 miliardi. Un paio di occhiali 'falsi', ad esempio, arriva a costare anche poco più di un decimo del prezzo dell'originale.
Washington quindi ha messo l'Italia nella lista degli osservati speciali sul fronte commerciale: inferiore solo a Ucraina e Cina, l'Italia continua ad avere uno dei più alti tassi di pirateria tra i paesi occidentali. E se la situazione non cambia, si fa sempre più concreto il rischio di sanzioni.


