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Le testimonianze dirette degli espositori a Mido 2003

Arturo e Maryla Grandelis, titolari della MARYLA MATINEE (Pieve d'Alpago - Belluno - Italia): 'A noi la fiera è andata molto bene, tutti i clienti già acquisiti sono venuti e hanno comprato parecchio. Abbiamo raddoppiato le vendite. I clienti sono tutti stranieri, soprattutto dell'Europa dell'est, del Nord Europea, Siria e Giappone. Nessuno di loro si è dimostrato intimorito dalla Sars, anche se TV e giornali ci avevano bombardato con notizie negative. In generale, si sono probabilmente registrati meno visitatori, ma più interessati'.

Manuele Danzi, titolare della VIDIVICI (Angola - Bologna - Italia): 'Le mie impressioni sulla fiera? Positive, anche se ho notato meno gente in giro. Gli ordini sono stati buoni, forse leggermente in più rispetto allo scorso anno. Al nostro stand l'affluenza di stranieri è sempre altissima, volendo esprimerla in percentuale, 95% esteri e 5% italiani'.

Cristiano Milone, executive V.P. e Gabriella Repaci, assistente di MIRAGE S.P.A. (Vengono Inferiore - Varese - Italia): 'La tendency non è stata quella che si pensava, ma la nostra azienda ha lavorato bene, in particolare con i distributori esteri. Per quanto riguarda gli ordini, è andata molto bene. Sono venuti gli operatori veramente interessati al business. Anche dal punto di vista qualitativo. Abbiamo, in sostanza, evitato i perditempo. I tedeschi e gli europei in genere sono stati pochi. Bene su gli altri mercati. MIDO, nonostante tutto, resta la vetrina migliore, la fiera del settore più importante al mondo'.

Nadia Agnoli, export di IMMAGINE EYEWEAR (Tai di Cadore - Belluno - Italia):'E' stato un Salone un po' sottotono rispetto alle edizioni passate. Per l'aria che tirava, le nostre aspettative erano bassissime. Devo comunque ammettere che sono state soddisfatte. Abbiamo lavorato bene, meglio ancora dello scorso anno, questo anche grazie alla buona posizione dello stand. Abbiamo registrato l'80% di visitatori stranieri. Di questi, una buona parte vengono dall'Australia, dalla Nuova Zelanda e dai Paesi asiatici, oltre ai soliti europei'.

Dominique e Armelle Pinton, titolari di PINTON (Parigi - Francia): 'La fiera è stata in generale calma. L'edizione di quest'anno è stata piuttosto difficile, ma per noi comunque abbastanza buona. Non ho visto molti milanesi, i romani sono stati invece più numerosi. Gli appuntamenti che avevamo fissato con gli stranieri sono stati rispettati. La loro affluenza è sempre positiva'.

Giovanni Vitaloni, responsabile di NICO (Torino - Italia): 'Le impressioni sulla fiera sono buone. Abbiamo lavorato come sempre e non abbiamo registrato alcun problema dettato dal timore della Sars. Gli ordini sono stati leggermente superiori a quelli del 2002. I visitatori del nostro stand sono stati per il 90% stranieri e per il 10% italiani. MIDO resta un appuntamento fondamentale dell'occhialeria, il punto di incontro di tutto il mondo'.

Valter Da Rin, titolare di TRENTI INDUSTRIA OCCHIALI (Perarolo di Carolo - Belluno - Italia): 'Abbiamo avuto potenzialmente gli stessi clienti e risultati dell'anno scorso: gli ordini e le trattative ci sono stati, equamente ripartite tra operatori italiani e stranieri. È stato notevole, invece, il calo di curiosi e di gente interessata solo ai gadget, e la cosa non è poi così negativa. Quest'anno non si è visto nemmeno un bambino, mentre negli anni scorsi erano numerosi quelli che visitavano il nostro stand. A livello generale, sicuramente si avverte una presenza minore: per quanto riguarda gli operatori, parlerei del 10/15% in meno. Probabilmente comunque ne ha risentito di più chi intendeva fare attività di Pubbliche Relazioni, con testimonial ed eventi che attirassero gente'.

Ennio de Martin di LA FENICE (Lozza di Cadore - Belluno - Italia): 'Gli affari sono andati benino, ci sono state trattative ma le cose nuove sono state poche (noi operaimo solo con stranieri).
Generalmente mi sembra che Mido quest'anno sia andato davvero maluccio in termini di affluenza di persone'.

M. Yamamoto della FUKUI MEGANE (Sabai City - Giappone):'Sicuramente la situazione generale non è buona, con una scarsa presenza di pubblico. In più c'è stato il problema della Sars, che ha creato ulteriori problemi a noi orientali. Incontri d'affari però ne ho avuti, sono abbastanza soddisfatto, l'esito è stato positivo'.

Dott. Lorenzo Ungaro, a.d. SOLA OPTICAL ITALIA (Multinazionale di origine australiana con sede italiana a Varese): 'Da diversi anni Mido per noi è solo un momento di Pubbliche Relazioni e non di veri e propri affari; noi operiamo sul mercato italiano. Quest'anno l'affluenza è stata molto inferiore all'anno scorso, ma siamo certi che andrà meglio l'anno prossimo, quando non si svolgerà a ridosso di un 'ponte' come quest'anno. Questo, secondo noi, ha pesato maggiormente che non la psicosi per la Sars. Per il futuro sarebbe sicuramente utile aggiornare il Mido, mantenere cioè ciò che c'è di buono e aggiungere qualcosa. Va comunque considerato che il mercato sta soffrendo, in termini di volumi di vendita. Per questo bisogna attivarsi'.

Sig.ra De Marchi di COOPERVISION (multinazionale americana con sede italiana a Milano): 'L'affluenza è stata ridotta, abbiamo registrato un po' più presenze il venerdì e la domenica, meno sabato e lunedì. Chi è venuto, però, era più interessato: a stare a casa sono stati soprattutto i curiosi, che magari fanno solo perdere tempo'.

Giovanna Coni, Corporate Communication Officer Hong Kong Trade Development Council: 'Tutte le 49 aziende che hanno confermato la propria partecipazione, sono effettivamente venute a Mido. La fiera è andata meglio di quanto ci si aspettasse. Gli operatori sono stati molto soddisfatti della cooperazione fra l'HKTDC e Mido: alcune aziende prima di partire per l'Italia avevano dimostrato perplessità e timori, ma l'impegno e l'attenzione di Mido nei loro confronti li ha rassicurati. Siamo stati molto contenti perché, nonostante l'allarmismo che si era diffuso, la gente in fiera non aveva paura. Gli ordini sono stati inferiori rispetto allo scorso anno, ma, viste le premesse, siamo soddisfatti. Alcune aziende hanno addirittura acquisito nuovi clienti. Abbiamo raccolto alcune impressioni di visitatori stranieri che sono venuti nel nostro padiglione e ci hanno confermato che il problema della Sars non era al Mido bensì a Hong Kong'.

Manuela Brenk, direttrice vendite della F & W FREY & WINKLER (Stein - Germania): 'Al Salone quest'anno c'era poca gente, abbiamo registrato circa il 35% in meno di visitatori. I contatti sono comunque andati meglio del previsto, pari a quelli del 2002, anche se non ho ancora le cifre ufficiali. La paura della Sars si è dimostrata ingiustificata, quasi nessuno passeggiava con la mascherina'.

Rag. Aldo Cian, titolare della LIBERA UGO (Domegge di Cadore - Belluno - Italia): 'Quest'anno abbiamo riscontrato molte meno presenze rispetto allo scorso anno, ma quelle che c'erano si sono sicuramente dimostrate qualificate e concrete. Abbiamo stretto meno accordi che nell'edizione passata, ma nel complesso mi ritengo abbastanza soddisfatto: la fiera è per noi una grande occasione per farsi vedere e per fare PR'.

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