Vai al contenuto principale
keyboard_return Invio

Miopia: attenti al laser

Miopia: attenti al laser

Il professor Mario StirpeA margine del IV Congresso Internazionale sulla miopia, che si è chiuso a Roma il 27 settembre, il professor Mario Stirpe, presidente della Fondazione Bietti per lo studio e la ricerca in oftalmologia, ha rilasciato un'intervista al quotidiano La Stampa nella quale ha fatto il punto su quello che secondo la comunità scientifica non si può più considerare un difetto visivo, ma una vera e propria patologia.

Secondo Stirpe 'è stato molto equivocato il significato che ha la correzione della miopia come vizio di refrazione da quella che è la miopia patologica. [...] La correzione della miopia dev'essere rivolta soprattutto a quella media. Per le forme elevate e molto elevate', ha aggiunto Stirpe, 'diventa rischioso cercare di fare una correzione del vizio di refrazione'.

Riferendosi poi specificamente al laser, Stirpe ha spiegato: 'Un occhio che è ai limiti deve essere molto ben studiato prima di qualsiasi intervento e se non ci sono i requisiti necessari si deve evitare di procedere. [...] Si può correggere la miopia con una lente a contatto: quando si fa la correzione al laser è come se si scolpisse la lente a contatto sulla cornea del paziente. Per eseguire questo lavoro, se la cornea ha uno spessore di un millimetro, che non è molto, se ne deve asportare una certa parte. Tanto più elevata è la miopia, tanto più spessore di cornea si dovrà asportare. Se, poi, se ne deve portare via troppa, la pressione interna dell'occhio sfianca il tessuto. Una complicazione non da poco'.

Rispondendo infine, a una domanda sulla 'corsa' al laser degli ultimi anni, Stirpe ha detto: 'Si è avuta una diffusione che, per un certo periodo, è stata davvero eccessiva. Il passo indietro c'è stato quando sono emerse complicazioni che sono diventate pubbliche. Sull'argomento ci siamo soffermati anche durante il nostro congresso: questa chirurgia può sembrare qualcosa di molto semplice, ma non è così. Chi decide di utilizzarla ci si deve dedicare completamente e acquisire la cognizione che quello che fa può avere anche complicazioni. Dunque, deve selezionare i pazienti in base a criteri che, oggi, sono abbastanza codificati'.

Indietro