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Occhialeria made in Italy: a gennaio cresce l'export del 8,5%

Sulle pagine del Gazzettino di Belluno del 20 aprile scorso, il sottosegretario con delega al commercio estero, Adolfo Urso, rivela che a gennaio le esportazioni dell'occhialeria italiana sono cresciute dell'8,5 % rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, segnando così un dato in controtendenza rispetto a tutti gli altri settori.

Il Viceministro rende noti i dati relativi all'andamento dell'intero comparto che nel 2002 ha fatto registrare un aumento delle esportazioni pari al 2%. 'È un buon risultato' afferma Urso, 'perché ottenuto in un anno difficile e per di più di costante apprezzamento dell'euro sul dollaro. In particolare le esportazioni di occhiali da sole sono cresciute del 6,8% rispetto all'anno precedente, raggiungendo in valore i 916 milioni di euro su un totale delle esportazioni dell'occhialeria di 1.562 milioni di euro.'

Il mese di gennaio 2003 ha registrato un incremento ulteriore: con 128,5 milioni di euro le esportazioni totali sono cresciute dell'8,5% rispetto allo stesso mese del 2002, e gli occhiali da sole hanno seguito questo trend con una crescita dell'8% netto. 'L'occhialeria ha quindi registrato un andamento in controtendenza rispetto al nostro export totale. Non dimentichiamoci che stiamo parlando di uno dei settori di punta del made in Italy, sia sotto l'aspetto squisitamente stilistico che sotto l'aspetto tecnologico. Siamo leader indiscussi a livello mondiale, e sono sicuro che la prossima edizione del Mido confermerà questa nostra supremazia'.

Interrogato sulle ripercussioni che il conflitto iracheno potrebbe avere sulla situazione dell'export, il Viceministro Urso ritiene necessario attendere la definitiva cessazione delle operazioni militari e l'insediamento di una prima autorità governativa per effettuare delle valutazioni. 'Generalmente il mese di gennaio si chiude con un deficit della nostra bilancia commerciale, dovuto a vari fattori, e nel successivo mese di febbraio si registra subito un attivo nel saldo commerciale. Per la prima volta quest'anno non si è verificato questo fenomeno'.

Per quanto riguarda i prossimi mesi, infine, il Viceministro pensa che si possa coltivare un cauto ottimismo: 'Gli indici di fiducia delle imprese, seppure con dei saliscendi, stanno lentamente risalendo, e così pure quelli dei consumatori. Le ostilità in Medio Oriente sono sul punto di concludersi, e la locomotiva americana dovrebbe rimettersi in moto'

(Fonte: Il Gazzettino).

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