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Prodotto contraffatto? Reato autentico

In 'Italia avete leggi perfette ma non le fate rispettare'. Il j'accuse è arrivato a sorpresa nel salone di Palazzo Farnese, sede dell'Ambasciata francese a Roma, dove sotto l'egida del Comité Colbert, si è svolta la prima giornata di assemblea generale, per discutere della lotta alla contraffazione.

'I vu cumpra'', incalza Bernard Lehamann, 'invadono con i loro prodotti contraffatti i vostri marciapiedi. Ho visto con i miei occhi le vostre forze dell'ordine che li obbligano a raccogliere nei loro fazzoletti le merci false. Ma loro restano impuniti, come del resto sono impuniti coloro che comprano le merci contraffatte'. Infatti, in Francia, le pene per il reato della contraffazione sono molto severe: il deputato francese Francois D'Aubert, ha ricordato che le leggi del suo paese prevedono dal '94 la pena detentiva di due anni anche per chi compra il prodotto contraffatto. 'Presto la pena', ha detto, 'aumenterà di un anno'. La multa è invece di 300 mila euro.

Alle accuse contro gli italiani ha risposto Daniela Carosi, dell'Ufficio Brevetti e Marchi, che fa capo al Ministero Italiano delle Attività Produttive, impegnato in prima linea nelle nuove iniziative legislative sulla lotta alla contraffazione. 'Stiamo mettendo in pratica', ha risposto, 'tutti i provvedimenti in merito al problema. L'Italia ha già fatto i suoi passi' e ha ricordato la legge 273 del 2002 (art. 37) che ha previsto l'introduzione in Italia di 12 Tribunali speciali, ovvero sezioni del diritto d'appello specializzate in materia di diritto intellettuale, non ancora operative. 'La riforma si ricollega', ha precisato Carosi, 'alla normativa comunitaria che designa tribunali specifici per ogni paese. Inoltre, anche la finanziaria ha testimoniato l'impegno del governo italiano nella tutela contro i falsari con l'istituzione di un Comitato Nazionale che ha il compito di monitorare la situazione e di studiare e coordinare le misure contro la contraffazione. A questo comitato partecipano anche le categorie produttive e le associazioni dei consumatori. Si prevedono inoltre le aperture di centri all'estero (con l'Ice) per questo problema, di banche-dati per le caratteristiche dei prodotti e di sportelli unici doganali che serviranno a semplificare l'import/export per gli utenti e a concentrare le diverse attività delle amministrazioni'.

Daniela Carosi ha parlato anche dell'opuscolo che il ministero delle Attività Produttive distribuirà nelle scuole a fine anno, per cominciare a sensibilizzare l'opinione pubblica al problema: 'Prodotto contraffatto? Reato autentico. Scegli legalità e sicurezza. Puoi farlo!', dice l'opuscolo.

L'Italia è al terzo posto nella classifica mondiale della contraffazione, dopo Cina e Corea, e al primo posto in Europa. In Italia il mercato dei beni falsi fattura dai 3 ai 5 milioni di euro, determinando una perdita di posti di lavoro (40 mila negli ultimi dieci anni) e una perdita di introiti fiscali pari all'8,24% del gettito Irpef e del 21,3% del gettito Iva.

(Fonte: Ansa)

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