Usa, ennesima querelle tra Ciba Vision e Bausch & Lomb per il brevetto delle lenti Pure Vision
Ennesimo capitolo della querelle tra due delle più grandi aziende produttrici di lenti a contatto: qualche giorno fa, infatti, la Ciba Vision ha accusato la Bausch & Lomb di aver trasgredito la sentenza della corte federale che le proibiva la produzione e la vendita delle lenti a contatto Pure Vision negli Stati Uniti.
Ad aprile la corte distrettuale di Delaware aveva concesso a Ciba Vision l'autorizzazione a investigare e interrogare i funzionari di B&L per provare un eventuale violazione della sentenza. Qualora venissero presentate delle prove attendibili, infatti, la Corte potrebbe aprire una nuova udienza e imporre il risarcimento dei danni.
Da parte della azienda di Rochester fioccano invece le smentite: 'Noi siamo convinti di aver pienamente collaborato con l'ingiunzione della Corte' ha detto la portavoce di Bausch & Lomb Margaret Graham.
La disputa risale allo scorso febbraio quando la U.S. Court of Appeals for the Federal Circuit aveva confermato una precedente sentenza che vietava la vendita e la commercializzazione delle lenti PureVision: un giudice infatti aveva considerato come valido e inviolabile un brevetto simile depositato dalla Wesley Jessen (una sussidiaria di Ciba Vision Inc.).
Bausch & Lomb aveva lanciato sul mercato PureVision, la lente che può essere indossata per trenta giorni senza mai essere tolta, nel marzo del '99, dopo dieci anni e 60 milioni di dollari di investimento per la ricerca. Inizialmente commercializzata per un uso continuato di 7 giorni, nel novembre 2000 la lente aveva ottenuto dalla FDA l'approvazione per un uso continuato di 30 giorni.
Dopo la prima sentenza negativa, la maggior parte della produzione della lente era stato trasferita da Rochester a Wateford, in Irlanda. Robert Stiles, vice presidente senior e general counsel dell'azienda di Rochester, si è detto più volte convinto che "il prodotto non viola il brevetto Ciba Vision. Le lenti a contatto Pure Vision sono il risultato di anni di ricerca e sviluppo esclusivi da parte degli scienziati dell'azienda".
Le due aziende hanno in corso azioni legali per lo stesso motivo anche in Irlanda, Australia e Germania.
(Fonte: Democrate and Chronicle)


