A VidiVici la licenza per il marchio 'The Vatican Library Collection'
VidiVici Occhiali ha ottenuto dalla società americana 1451 International un'importante sub-licenza triennale in esclusiva mondiale per la creazione, la produzione e la distribuzione di una linea di occhiali a marchio 'The Vatican Library Collection'.
Il progetto stilistico prevede una collezione di occhiali da lettura in stile sobrio ed elegante arricchita da particolari lavorazioni sulle aste e un packaging prestigioso che riprodurrà le immagini provenienti dalla collezione appartenente alla Biblioteca Apostolica Vaticana. Il lancio ufficiale è previsto per il prossimo ottobre.
La Biblioteca Apostolica Vaticana era accessibile ai rappresentanti autorizzati del clero e agli studiosi, fin dalla sua nascita nel 1451, a opera del Papa Niccolò V, per soli motivi di necessità di apprendimento. Situata nel Cortile del Belvedere, all'interno della Città del Vaticano, è una delle più antiche biblioteche Europee; al suo interno si trovano circa 1.600.000 opere stampate, di cui 8.300 incunaboli, 75.000 manoscritti contenenti opere tra latine, greche, arabe, ebree, persiane, etiopi e siriane del II secolo A.C., un archivio di 65.000 volumi raccolti in 23 collezioni, 40.000 stampe, disegni e mappe.
Alcune di queste opere sono a carattere religioso, testi secolari sulle arti liberali e sulle scienze costituiscono tuttavia la gran parte della collezione libraria. Tra queste ci sono anche il celebre Virgilio Palatino, le lettere scritte dal re Enrico VIII ad Anna Bolena, le opere autografe del grande poeta Francesco Petrarca, uno dei massimi esponenti del Rinascimento italiano, gli schizzi dei lavori e le lettere di Michelangelo, e le illustrazioni della Divina Commedia di Dante, realizzate dal Botticelli.
Durante il Rinascimento, la Biblioteca Vaticana ha assolto la funzione di catalizzatore di studi scientifici e geografici. Insieme alla Biblioteca, anche le mura sono pezzi del tempo antico con strumenti scientifici d'epoca, barre di navigazione, mappamondi stellari e terrestri, mappe del mondo antico e intricate mappe del mondo nuovo, visto che Cristoforo Colombo è nato proprio nel 1451, anno della fondazione della Biblioteca.



