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Festeggiato il decennale di Ottici Associati

Festeggiato il decennale di Ottici Associati

OA Group, gruppo che riunisce oltre duecento ottici, ha festeggiato lo scorso fine settimana nel prestigioso Palazzo Ducale di Genova il decimo anno di attività. Alla Convention hanno partecipato circa 300 persone, in gran parte affiliati, ma erano presenti anche i vertici delle maggiori aziende mondiali del settore (Luxottica, Bausch & Lomb, Safilo, Essilor, Zeiss, Sola Optical, Cooper Vision, Johnson & Johnson, Marcolin).

OA Group ha recentemente messo sul mercato una linea, denominata 'Occhialeria Italiana', di produzione rigorosamente nazionale che, coniugando un opportuno cocktail di design, qualità e prezzo contenuto, si pone l'obiettivo di contrastare l'avanzata dei prodotti orientali.

Il presidente di OA Group, Francesco Ambrosiani, ha decisamente smentito le voci di un trasferimento a Milano dell'azienda: nel capoluogo lombardo sarà aperto, invece, un nuovo ufficio, esclusivamente per esigenze operative.

È stato, infine, presentato il volume 'Conspicilla - Storia comparata di sette secoli della professione oftalmica' (Conspicilla è il nome medievale delle botteghe di occhiali), sponsorizzato dal gruppo genovese, edito dalla casa editrice La Lontra di Bruno Guzzo Editore e scritto da Sergio Cappa, insegnante di ottica e optometria al Centro di formazione professionale di ottica di Milano e collaboratore delle più importanti riviste di settore.

Il libro, frutto di accurate e lunghe indagini storiche e della consultazione di rare fonti documentali, ricostruisce il lavoro dell'ottico e la storia dell'occhiale non in una cronologia tecnica o settoriale, ma in rapporto al momento storico e all'ambiente sociale e culturale dell'epoca.

Pur non dimenticando la rigorosa fedeltà del ricercatore, l'autore conduce il lettore in gradevoli e curiosi siparietti, come quando racconta che gli Sforza di Milano usavano gli occhiali come gadget per i personaggi che volevano gratificare (tanto da farsene mandare dal loro ambasciatore in Firenze 'tre docene acconzati in schatole che non ne possono rompere… li quali non volemo per nostro uso perchè per la grazia de Dio nuy non ne havemo bisogno, ma per compiacerne ad questo et quello che ne li domandano'); oppure propone il dialogo con Ludovico che ispirò a Galileo l'invenzione del cannocchiale (strumento che pare fosse già stato approntato in Olanda e in Francia, ma condannato a vita clandestina 'perché l'ottica, capace di generare strumenti che generano inganni luminosi ed illusioni d'immagini era ancora vittima di un'oppressione religiosa diffusa').

Si giunge così al periodo dell'effervescenza della scienza (dal Seicento in poi) e infine a un'analisi dell'optometria di oggi, per concludere con un excursus su 'Domani l'optometria'.

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