Made in Italy: verso obbligo marchi nazionali
Cancellata l'ipotesi della nascita di un marchio 'made in Europe', si va verso l'obbligo, ma in alcuni settori soltanto, della stampigliatura del marchio del Paese d'origine per i prodotti di importazione extra Ue, e la facoltà, per i prodotti Ue, di usare il marchio nazionale: lo ha annunciato il viceministro per le Attività produttive Adolfo Urso, intervenuto a Milano all'assemblea generale dell'Anci (Associazione nazionale calzaturifici italiani).
Urso ha spiegato che il 21 giugno la Commissione Europea presenterà n nuovo documento che, in materia di tutela del diritto della proprietà ntellettuale, disciplina l'uso del marchio di origine dei prodotti. Il documento, che supera quello dello scorso dicembre, verrà portato alla discussione, il 25 giugno, dei direttori delle politiche commerciali dei Paesi membri.
I settori, ha detto ancora Urso, per i quali dovrebbe essere prevista l'obbligatorietà del marchio d'origine extra Ue sono: calzaturiero, tessile, abbigliamento, accessori, arredo, legno, gomma, casalinghi, mentre 'non è compreso il settore delle macchine utensili, per la forte contrarietà opposta da altri Paesi europei'.
(Fonte: Ansa)



