Missoni pensa agli occhiali
Intervistato da Il Sole 24 OreVittorio Missoni, direttore marketing, non nasconde la propria soddisfazione per i risultati raccolti dopo l'avvio del processo di rivisitazione dell'azienda familiare, che i genitori-fondatori, Ottavio e Rosita, hanno lasciato, dopo cinquant'anni di attività, ai tre figli.
Investimenti produttivi e distributivi, restyling del prodotto e varie proposte di licenza, tra cui occhiali e profumi fanno parte della strategia del 'nuovo' Missoni. 'Negli Stati Uniti le ultime collezioni hanno conquistato il 20% in più di ordini, che salgono al 30% nell'ultimo biennio. In Gran Bretagna sono addirittura triplicati', ha detto Vittorio.
Parlando di distribuzione, poi, ha spiegato: 'Abbiamo aperto diversi punti vendita in Europa e ci accingiamo ad aprirne un altro a Mosca e due, da 50-60 metri quadri, all'interno di Harrod's, nostro cliente da vent'anni. Nel Far East abbiamo rivoluzionato la distribuzione in sei mesi, sapendo che avremmo perso fatturato. Siamo ben distribuiti in tutto il mondo: abbiamo inoltre una decina di negozi di proprietà e una cinquantina tra shop in shop e monomarca'.
Il marchio Missoni Sport, inoltre è stato riportato in azienda, con l'obiettivo di farlo rendere maggiormente (oggi incide solo per il 15% sui ricavi complessivi). Per quanto riguarda le altre licenze, 'i prodotti per la casa sono in licenza a Ginori e l'arredamento a T&J Vestor', ha detto Missoni. 'Insieme sommano 10-13 milioni. Mariella Burani è licenziataria delle calzature e Marzotto della linea d'abbigliamento M Missoni. Poi ci sono altre licenze per gli accessori e infine abbiamo alcune proposte per occhiali e profumi, che stiamo analizzando'.



