Ricette anticontraffazione per Milano
È stato presentato ieri a Milano il 'Progetto milanese anticontraffazione e abusivismo', messo a punto dal Comune di Milano in collaborazione con il Centro Studi Anticontraffazione.
Il fenomeno, nel mercato italiano, è connotato da cifre devastanti per la nostra economia: attualmente costituisce, infatti, un giro d'affari tra i 3 e i 5 miliardi di euro. Cresciuta nell'ultimo decennio del 1300%, l'industria del 'falso' ha causato complessivamente la perdita di oltre 40 mila posti di lavoro. Nello specifico, solo nella città di Milano il fenomeno è aumentato del 300% dal 1994 a oggi.
Di fronte a una platea di un centinaio di persone, Daniela Mainini, Presidente Centro Studi Anticontraffazione, Roberto Predolin, Assessore al Commercio del Comune di Milano, Costante Persiani, Segretario Generale dell'Unione del Commercio di Milano e Alberto Di Luca, Presidente della Commissione Parlamentare Schengen-Europol, hanno illustrato il progetto che si propone di fornire le soluzioni da adottare per debellare questo fenomeno in continua espansione e che, secondo il Wto (World Trade Organization), pesa per circa 1/10 del commercio mondiale.
Illustrati da Daniela Mainini, i punti salienti del programma, che ha come 'mission' la creazione di un centro di eccellenza milanese per la lotta alla contraffazione che sia riconosciuto e che diventi un punto di riferimento per la questione, sono:
- diffusione della cultura della legalità;
- coordinamento istituzionale;
- lotta a tutte le forme di contraffazione, non solo quella dei marchi, ma anche quella dei modelli, che colpisce soprattutto le Pmi.
Nel dettaglio, è prevista la nascita di un Comitato Milanese Anticontraffazione, presieduto dal Sindaco, coordinato dall'Assessore al Commercio e costituito da esponenti provenienti da: Amministrazione Comunale, Camera di Commercio di Milano, Assolombarda, Associazioni di categoria pubbliche e private, Associazioni dei consumatori, Fiera Milano, Forze dell'Ordine.
Il contributo della associazioni di categoria, come Anfao, più volte citata ad esempio dalla Mainini per le attività e l'impegno dimostrati anche a livello fieristico (con il servizio anticontraffazione istituito a Mido, l'unico esistente tra tutte le manifestazioni che si tengono in Fiera Milano), dovrebbe essere quello di fornire banche dati e informazioni mirate. A questo scopo, per ogni associazione coinvolta, dovrebbe essere incaricato un membro operativo.
Gli obiettivi principali del comitato saranno: conoscenza e monitoraggio del fenomeno nell'area metropolitana milanese, sensibilizzazione dell'opinione pubblica, creazione e implementazione di un modello tipo esportabile in altre realtà metropolitane.
Le azioni che verranno messe in atto includono:
1. Campagne di sensibilizzazione dei cittadini attuate tramite organi di stampa, media, convegni
2. Corsi di formazioni alle Forze preposte di polizia giudiziaria, guardia di finanza, carabinieri, polizia municipale, dogane
3. Definizione di una Task Force di pronto intervento sul territorio metropolitano
4. Conoscenza, monitoraggio, sorveglianza e individuazione dei mezzi adeguati di repressione del fenomeno
5. Reperimento aree idonee allo stoccaggio di merce contraffatta e soluzioni differenziate per la distruzione
6. Relazione annuale dell'attività svolta dal Comitato Milanese Anticontraffazione e Abusivismo da sottoporre attraverso l'Assessore al Commercio, alla Giunta e al Consiglio Comunale.



