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Sipao: da Parigi segnali di ripresa

Sipao: da Parigi segnali di ripresa

Le aziende della collettiva del Distretto dell'occhiale sono tornate dal Silmo con un rinnovato ottimismo. Gli ordini sono cresciuti rispetto allo scorso anno, anche se ancora non è possibile quantificare questo incremento.

'A quanto pare', ha commentato al Gazzettino Giorgio Ciotti, presidente di Sipao, la Sezione Industrie Produttrici di Articoli per l'Occhialeria di Assindustria Belluno, 'si comincia a vedere un po' di luce in fondo al tunnel. Questo ovviamente non significa che siamo usciti dalla crisi, ma i segnali sono sicuramente più positivi di un anno fa, quando probabilmente abbiamo toccato il fondo'.

Secondo Ciotti, tuttavia, l'affluenza al Silmo di quest'anno non ha raggiunto livelli record. 'Ma quello che conta', ha aggiunto il presidente di Sipao, 'è la qualità dei clienti. E, da questo punto di vista, posso dire che è andata bene'.

Intanto, però, alcune aziende sono riuscite a sfondare su nuovi mercati, in particolare quelli dell'Est, a cominciare dalla Russia. 'Si tratta di realtà molto interessanti', ha sottolineato Ciotti, 'ma bisogna essere pronti a proporre prodotti che siano in linea con la sensibilità di quei paesi, che è diversa da quella degli americani e degli europei. A questo proposito, devo anche dire che le aziende sono riuscite a innovarsi, investendo soprattutto nel design e nel fashion. E questa è proprio la strada che dobbiamo seguire se vogliamo essere competitivi. Anche a Parigi abbiamo visto che ad essere richiesti sono soprattutto i prodotti di qualità, anche se costosi. Non dobbiamo più insistere a produrre occhiali di fascia medio-bassa: quelli li lasciamo fare ai cinesi che possono contare non soltanto su un costo della manodopera di gran lunga inferiore, ma anche su condizioni più agevoli. A cominciare dal rapporto con le banche'.

'Credo', ha concluso Ciotti, 'che gli imprenditori bellunesi, ancora una volta, siano riusciti a reagire'.

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