Sostegno del Governo ai distretti italiani
Il distretto è espressione di un territorio e come tale non può essere esportato: è questa l'opinione comune al viceministro alle Attività produttive con delega al Commercio Estero Adolfo Urso e a Paolo Terribile, presidente del Club dei distretti (e della Camera di Commercio di Belluno), che è emersa dopo l'incontro svoltosi ieri a Marghera (VE).
I distretti devono allargare la loro reti per andare a conquistare autorevoli spazi in tutte le isole-mercato del mondo. Per far questo occorrono l'aggregazione fra le imprese, che va ulteriormente stimolata all'interno degli ambiti distrettuali, e un'istituzionalizzazione dei distretti stessi attraverso il Club.
A caduta, come ha ricordato Urso, arrivano tutte le altre scelte obbligate, dall'innovazione alla ricerca, dalla necessità di mantenere nel luogo d'origine il controllo della rete distrettuale allo sviluppo di adeguate sinergie.
Operativamente tutto ciò si traduce in una stretta collaborazione tra distretti e sistema Italia: 'I distretti', ha detto Urso, 'potranno trovare tutto il sostegno necessario alle loro politiche di crescita nelle «case Italia» che stiamo aprendo in tutto il mondo, ma soprattutto potranno ottenere finanziamenti dal 50 al 75% per progetti di espansione, studi di fattibilità e ogni altra iniziativa di internazionalizzazione. Nessuna distribuzione di fondi a pioggia ma interventi mirati e condivisi anche dal punto di vista finanziario. Il distretto è una delle poche armi vincenti della nostra economia sui mercati esteri, ma deve continuare a crescere anche nelle dimensioni perché solo questa crescita può permettere di investire in ricerca, marketing, promozione e quindi di conquistare competitività'.
(Fonte: Il Sole 24 Ore)



