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Tabacchi: ricerca, griffe e outsourcing per crescere

Tabacchi: ricerca, griffe e outsourcing per crescere

Secondo Vittorio Tabacchi, presidente di Safilo, 'ricerca e innovazione sono la carta vincente per la crescita': è quanto ha dichiarato a Il Sole 24 Ore, spiegando che la strategia del suo gruppo si muove in tre direzioni.

La ricerca, appunto, per aumentare sempre il livello dei prodotti e vincere la concorrenza. Le griffe e la moda per conquistare nuovi mercati. L'outsourcing per ridurre i costi. 'È dalla fine degli anni Settanta che stiamo spingendo su questi fattori e abbiamo creato anche un'azienda ad hoc, con 35 persone, tutti ingegneri, chimici e periti industriali', aggiunge.

Sulla concorrenza del Far East e sulla contraffazione, Tabacchi sottolinea: 'Il distretto italiano dell'occhialeria è l'unico sopravvissuto in Europa. E questa è un'indicazione positiva. La forza del made in Italy e del marchio italiano è riuscita finora a vincere la concorrenza. [...] In azienda, ho puntato molto sulla ricerca, applicata al prodotto: i ricercatori non sono chiusi in laboratorio, ma sono a contatto con il mercato. Il mercato mi dice qual è il problema, i tecnici lo risolvono. Sponsorizziamo anche molti sportivi: spesso il mondo dello sport si è rivolto a noi per cercare prodotti ad alta specializzazione. L'ultima novità sono le lenti a contatto'.

Per contenere i costi, Tabacchi spiega la sua scelta di 'ricorrere all'outsourcing per i prodotti di linea più bassa: compro ciò che mi serve dove posso ottenere i prezzi più convenienti. Produrre in altri paesi è una scelta difficile, bisogna confrontarsi con mondi e regole diversi da noi. Piuttosto perseguo un'espansione commerciale molto forte: siamo presenti in 120 Paesi e abbiamo appena aperto una filiale a Shangai. Sulla Cina puntiamo molto: la razza gialla, per sua morfologia, porta gli occhiali più degli altri. Penso di passare nel giro di tre anni dal 15% attuale di export, rispetto al fatturato, al 20%. A ridursi lievemente sarà la Ue, che oggi è al 45%, mentre gli Usa rappresentano il 40% circa e dovrebbero rimanere su questa quota'.

Sulle difficoltà delle piccole e medie aziende del distretto, e sull'eventualità di lavorare in una logica di filiera, il presidente di Safilo ritiene che sia 'difficile fare un ragionamento di filiera, ognuno ha le sue esigenze e i suoi mercati'. Però, aggiunge, 'uno sforzo lo stiamo facendo: stiamo cercando di mettere insieme i trasporti, per risparmiare'. E ancora: 'L'università di Padova è da tempo in stretto contatto con il distretto, da alcuni anni esistono il centro di certificazione, Certottica, e quello per le nanotecnologie, Vega'.

Infine, secodno Tabacchi il Governo dovrebbe 'concentrare il sistema di ricerca pubblica sull'industria, realizzando ricerca applicata. È importante aumentare il numero dei brevetti: in Italia la produzione è scarsa, ma si possono cercare anche brevetti già esistenti o scaduti, mai utilizzati. Per esempio, per una produzione ho sfruttato un brevetto Usa degli anni Cinquanta-Sessanta'.

'Poi sarebbe anche il caso che la Bce riducesse il costo del denaro: questi valori dell'euro e del dollaro stanno penalizzando l'industria europea', conclude.

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