L'Italia, la Cina e la proprietà industriale
Organizzato dal Ministero delle Attività Produttive e dall'Ice, si è aperto ieri a Roma il seminario 'L'Italia, la Cina e la proprietà industriale, far crescere l'economia facendo crescere la fiducia nel mercato', nel corso del quale si è parlato di scambio d'informazioni tra gli uffici che tutelano brevetti e marchi in Italia e in Cina, per uniformare regole, metodo di valutazione e anche la giurisprudenza che tutela i danni legati alla contraffazione.
Entro giugno verrà avanzata una proposta di direttiva europea per colpire i vari casi di contraffazione nei 25 Paesi dell'unione, ma secondo Beniamino Quintieri, presidente dell'Ice, 'è una lotta che non si fa contro un Paese, men che meno con la Cina, ma la si fa insieme. L'unica strada seria, in un mondo globale, è la collaborazione e bisogna fare opera di prevenzione'.
Al seminario prendono parte il vice presidente dell'Ufficio statale per la proprietà intellettuale cinese, Zhang Qin, il direttore generale dell'ufficio marchi dell'amministrazione statale per l'Industria e il commercio cinese, Hou Liye, e un giudice dell'Alta Corte del Popolo di Pechino, Chen Jinchuan, che hanno l'occasione di confrontarsi con magistrati italiani e alcuni responsabili del settore brevetti del ministero delle Attività produttive su come viene affrontato nei due Paesi il problema della contraffazione.
'Vogliamo crescere pacificamente, è vero che il volume dei prodotti contraffatti non è diminuito, ma è anche cresciuto enormemente il nostro Pil', ha detto Zhang Qin. Hou Liye ha sottolineato che in Cina esistono 2 milioni e 300 mila marchi registrati, il 20% sono stranieri, ma l'Italia figura solo all'ottavo posto tra i Paesi esteri. 'In Cina si può procedere con un doppio binario, amministrativo e giudiziario. Ora stiamo cercando di ridurre le procedure amministrative e di puntare sui tribunali, in modo da armonizzare le decisioni', ha spiegato Liye.
In autunno alcuni funzionari cinesi arriveranno in Italia, per analizzare le nostre procedure. Maria Ludovica Agrò, direttore dell'Ufficio italiano brevetti e marchi al ministero delle Attività produttive, ha annunciato che entro la fine dell'anno si avvierà il progetto di formazione in materia di proprietà industriale nelle piccole e medie imprese, in Italia come in Cina. La Agrò ha inoltre sottolineato l'importanza dei desk che stanno nascendo all'estero per offrire tutela legale alle imprese italiane.
(Fonte: Il Sole 24 Ore)



