Le meraviglie dell'ottica a Napoli
L'iniziativa «Guardati a vista», a cura della Biblioteca nazionale di Napoli, dell'Associazione culturale della storia della medicina campana e dell'Istituto Banco Napoli Fondazione è dedicata, attraverso due mostre e un saggio, a tre secoli di storia dell'oculistica in Campania.
Il saggio, edito da Giannini e firmato a quattro mani da Arturo Armone Caruso e Antonio Del Prete, raccoglie le testimonianze, tra gli altri, di Giovanni Cennamo, Maria Rosaria de Divitiis, Adriano Giannola, Mauro Giancaspro, Antonio Borrelli. In contemporanea e fino al 16 aprile, in due sale della Biblioteca Nazionale sono stati allestiti due interessanti ed emozionanti percorsi storico-artistici.
Il primo, a cura dell'Ottica Sacco, espone in alcune teche di cristallo preziosi strumenti ottici antichi e alcune vezzosità, come la Bibbia settecentesca con portaocchiali incorporato e un ventaglio in avorio con occhialino. Il secondo percorso espositivo è, invece, la mostra dei quadri di Anna Maria Bova, pittrice e scultrice, allieva di Emilio Notte ed Emilio Greco, nonché discendente di una nota famiglia di ottici napoletani, gli Schiemer.
Nella Sala Leopardi della Biblioteca nazionale 'Guardati a vista' è il titolo della mostra dei quadri di Bova realizzati recuperando antiche lenti che giacevano, in attesa di essere distrutte, nei depositi Schiemer. Spesse o sottili, tonde e quadrate, azzurrine o giallognole, centinaia e centinaia di lenti e protesi si sono trasformate, grazie all'estro artistico di Annamaria Bova, in opere d'arte, pannelli di grandi dimensioni in cui la suggestione più grande sta proprio nel fatto che sembra scrutino lo spettatore, in un gioco di sguardi e rimandi unico e originale.
(Fonte: Il Mattino)



