Lo sportello anti-contraffazione di Mido in piena attività
L'edizione 2005 di Mido, conclusasi ieri, ha visto una intensa e puntuale attività dello sportello anticontraffazione, svolto in collaborazione con lo studio legale Mainini, che è intervenuto in molti casi sospetti, su segnalazione degli stessi espositori.
Mido è stata la prima esposizione in Italia e all'estero nell'ambito del sistema moda - accessorio, ad avere istituito uno sportello dedicato al controllo in fiera dei possibili casi di contraffazione, un asset fondamentale per i produttori, tutelati nel corso delle loro attività di promozione delle nuove collezioni.
La contraffazione oggi è un business che pesa per il 7% dell'intero giro d'affari internazionale. Il settore dell'occhialeria, in cui ricerca e tecnologia applicata si uniscono al valore aggiunto della moda e del design, subisce ogni tipo di contraffazione: dai marchi ai bevetti, all'alterazione dei modelli e del design industriale, al marchio di origine (made in).
Inoltre, in questo settore la contraffazione, spesso considerata una conseguenza necessaria del successo commerciale, porta con sé effetti ben più gravi: il contraffattore, incurante degli effetti deleteri della propria attività tanto sulle imprese di settore quanto sul pubblico dei consumatori, diffonde sul mercato prodotti di scarso livello qualitativo, che spesso finiscono per causare danni, anche gravi, alla salute degli utilizzatori, specialmente ove si consideri la relazione stretta che intercorre tra la qualità dell'occhiale e la sua funzione.
Proprio per questo è fondamentale che anche nel momento della Fiera non si abbassi la guardia contro questo fenomeno sempre più dilagante.
Operativo sin dal 1995, quest'anno il servizio 'tutela marchi e brevetti' di Mido ha così realizzato una serie di interventi di consulenza, di diffide e sequestri in collaborazione con le autorità competenti che hanno avuto grandissima eco su tutti gli organi di informazione.
In particolare, all'interno della Fiera lo sportello ha operato il sequestro di oltre 200 paia di occhiali, principalmente presso stand cinesi, taiwanesi e inglesi, e si sono posti i sigilli su un intero stand di espositori per occhiali. L'attività è proseguita poi anche all'esterno di Mido: la Guardia di Finanza ha individuato, infatti, il distributore italiano di una delle aziende falsificatrici che aveva a Cusago (MI) uno stock di 5.000 esemplari analoghi a quelli sequestrati in Fiera, pronti a essere immessi sul mercato.
Oltre alla diffusissima falsificazione dei modelli (tra le aziende più copiate Silhouette), tra i marchi più colpiti dai contraffattori quelli di Cavalli e Mikli.
A seguito degli interventi compiuti dal servizio, Mido si riserva di verificare l'accertamento giudiziale relativo ai sequestri e, nel caso di una sentenza passata in giudicato, potrà prendere adeguati provvedimenti verso gli espositori coinvolti, come, ad esempio, impedirgli di partecipare alle successive edizioni della fiera.
Sotto questo aspetto Mido si augura inoltre che analoghe iniziative vengano assunte al più presto anche dalle altre manifestazioni del circuito internazionale.
Va ribadito che questo è solo un aspetto dell'impegno che Mido e Anfao mantengono da tempo nei confronti della contraffazione. Ricordiamo che la collaborazione con le Dogane, iniziata da tempo e che ha portato, un anno fa, anche alla distruzione a spese dell'Associazione di un quantitativo di occhiali contraffatti sequestrati dalla Dogana di Gioia Tauro, si è concretizzato lo scorso 19 aprile con la firma di un Protocollo d'Intesa congiuntamente a Certottica e al Ministero delle Attività Produttive. La stessa Agenzia delle Dogane è poi stata anche presente a Mido con un proprio stand, al fine di sensibilizzare e informare tutte le aziende su progetti importanti quali il Falstaff e l'attività di audit doganale.



