
Calendario Safilo - Special Olympics 2007
E' un progetto davvero 'speciale' quello che il Gruppo Safilo presenta in occasione degli European Youth Games 2006 di Special Olympics in programma a Roma dal 30 settembre al 5 ottobre. Vengono infatti presentate le straordinarie immagini raccolte nel 'calendario Safilo-special olympics 2007', dedicato agli atleti portatori di disabilità mentali.
Safilo, leader mondiale nel settore dell'occhialeria da vista, da sole, di moda e per lo sport, sostiene infatti da anni, in veste di fornitore globale, il progetto 'Special Olympics Lions Club International Opening Eyes' - il più ampio programma mondiale per la tutela della vista dedicato agli atleti di Special Olympics - impegnandosi a fornire gratuitamente montature da vista ed occhiali da sole durante gli screening visivi che si svolgono all'interno dei giochi locali, nazionali e mondiali.
La realizzazione di questo calendario ha una duplice valenza, volta sia a dimostrare la passione per lo sport che da sempre anima Safilo, sia a concretizzare i valori di solidarietà e di responsabilità sociale che spingono l'azienda a dedicarsi costantemente a cause benefiche.
Questa iniziativa riflette dunque la convinzione che i valori di impegno e condivisione dei medesimi obiettivi da raggiungere rappresentino la via migliore verso l'integrazione delle persone con disabilità intellettive.
Attraverso i grandi campioni dello sport, testimonial dei marchi sportivi di Safilo - quali Carrera e Smith -, il calendario invita a riflettere su come chiunque, con volontà e determinazione, possa raggiungere i propri obiettivi.
Nelle pagine del calendario gli atleti di Special Olympics si trovano così a gareggiare idealmente a fianco dei più grandi campioni, con le stesse chance di vittoria, applicandosi con dedizione e divertendosi al tempo stesso: con lo spirito giusto per affrontare ogni sfida.
Tra i più famosi nomi dello sport che hanno aderito entusiasticamente all'iniziativa e che sono stati ritratti assieme agli atleti di Special Olympics: il pilota di Formula Uno Jarno Trulli, il pilota di MotoGP Casey Stoner, i campioni di sci Hermann Maier, Anja Paerson, Rainer Schoenfelder, il campione di canoa Antonio Rossi, la squadra di rugby Carrera Petrarca Rugby. E poi ancora: Stefan Gimpl, Maria Pia Ghedina, il Bob Club 'Pieve di Cadore', Andrea Facchin e Rossano Galtarossa, Arnaut Boutiller.
Autore degli scatti è Stefano Sandonnini, fotografo formatosi come assistente di Bob Krieger e collaboratore nel passato di prestigiose riviste tra cui Cosmopolitan ed Esquire.
'Da anni Safilo sostiene Special Olympics - dichiara Samantha Tabacchi, direttore Corporate Communication and Identity dell'azienda -. Si tratta di un progetto che mi sta particolarmente a cuore. Il calendario è nato con l'obiettivo di celebrare questi atleti, che con il loro impegno e la loro forza di volontà rappresentano per tutti noi un esempio di come sia possibile raggiungere ogni traguardo. Il contagioso entusiasmo e la sincera passione con cui i ragazzi hanno incontrato i loro beniamini si percepisce in ogni pagina e rappresenta il miglior riconoscimento per il nostro impegno in loro favore'.
Il calendario, che sarà distribuito ai clienti del Gruppo Safilo ed ai collaboratori di Special Olympics in tutto il mondo, permetterà infatti di offrire un aiuto concreto a Special Olympics: all'interno sarà inserito un bollettino postale con cui poter effettuare una donazione volontaria durante tutto l'arco dell'anno.
Il ricavato sarà poi devoluto a Special Olympics in occasione dei Giochi Mondiali Estivi 2007 che si terranno a Shanghai in ottobre.
Sfogliando il 'Calendario Safilo-Special Olympics 2007':
Tra le belle immagini del 'Calendario Safilo-Special Olympics 2007' si segnala il ritratto del pilota di Formula Uno Jarno Trulli, testimonial Smith, assieme a Silvia Vimercati, nuotatrice di Special Olympics, fotografati sul circuito di Monza: per questa occasione la pista è stata trasformata in un set fotografico dove i due atleti hanno posato a bordo di insoliti autoscontri, in una divertente parodia di una vera gara di Formula Uno.
Sempre ambientato nel mondo dei motori è lo scatto che vede protagonista l'australiano Casey Stoner, grande protagonista della classe MotoGP nel Motomondiale 2006 con il team LCR co-sponsorizzato da Carrera, e Luca Carraro, atleta fiorentino di Special Olympics. I due atleti sono ritratti sul circuito del Mugello mentre attendono la partenza sotto gli ombrelli delle ragazze-immagine: mentre il pilota australiano è a bordo di una mini-moto, l'atleta italiano troneggia sulla vera moto di Casey, e i due si guardando con aria interrogativa ed estremamente divertita.
Si cambia scenario e si passa sulle piste da sci, con Anja Paerson, atleta di punta del Carrera Ski Racing Team, attuale campionessa del mondo di Slalom Gigante e vincitrice di numerose medaglie olimpiche ai Giochi Olimpici Invernali di Torino 2006, fotografata su un set appositamente allestito presso la sede Safilo di Padova assieme a Silvia Giraldo, sciatrice padovana di Special Olympics. Il primo piano delle due atlete mostra sui loro volti le linee della maschera a contrasto con l'abbronzatura: un segno che contraddistingue chi scia, si allena e gareggia per intere stagioni, un segno che accomuna chi vive con passione lo sport, ad ogni livello e in ogni condizione.
Sempre sulle nevi sono ambientate le immagini di maggior impatto emotivo, come quella, scattata sul ghiacciaio di Soelden, che raffigura un giovane sciatore di Special Oympics assieme a Hermann Maier, grande campione di sci e vincitore numerose medaglie olimpiche ai Giochi Olimpici Invernali di Torino 2006. L'immagine che ritrae i due sciatori in primo piano al cancelletto di partenza mette in risalto l'espressione di intensa concentrazione che accomuna i due atleti mentre sembrano prepararsi per una straordinaria discesa in coppia.
Un altro grande campione di sci e vincitore di medaglie olimpiche a Torino 2006, Rainer Schoenfelder, è ritratto assieme ad un discesista di Special Olympics. I due sembrano festeggiare una strepitosa gara con il celebre gesto con cui Rainer conclude le sue performance, ovvero 'suonare gli sci' come se fossero una chitarra: un gesto di giubilo con cui esultare per ogni grande vittoria.
E ancora: gli atleti di Special Olympics specializzati nello sci sono ritratti con Stefan Gimpl, snowboarder austriaco e testimonial Smith, sulla pista di Laax in Svizzera sull'half-pipe, e con la snowboarder italiana Maria Pia Ghedina, testimonial Smith, sullo ski-lift, sopra le piste di Madonna di Campiglio. Michele Baciga, nuotatore padovano di Special Olympics, è stato invece fotografato con due atleti del Bob Club 'Pieve di Cadore' (Luca Lozza e Marco Costella), una disciplina sportiva che Safilo da sempre sostiene, mentre tutti assieme spingono il bob, pronti per lanciarsi verso la pista, in uno sforzo comune per raggiungere lo stesso obiettivo.In acqua: Antonio Rossi, campione olimpionico nella canoa alle Olimpiadi Atene 2004 e Luca Bicciato, atleta e nuotatore padovano di Special Olympics, sono fotografati in un set allestito al circolo 'Canottieri di Padova', nella piscina in cui i canottieri olimpici solitamente si allenano: schiena contro schiena i due atleti remano sulla stessa canoa, in un'atmosfera divertente e scanzonata. Medesima location per gli altri grandi campioni del canottaggio Andrea Facchin e Rossano Galtarossa, che con Stefano Borgato, atleta padovano di Special Olympics specializzato in equitazione, sono protagonisti di uno scatto 'in action': i tre atleti sono ritratti su una canoa muniti di pagaia, ed i loro volti esprimono l'intenso impegno con cui ognuno di loro affronta l'allenamento quotidiano. E infine, sulla spiaggia di Forte dei Marmi, il surfista Arnaud Boutiller è stato fotografato assieme ad un atleta toscano di Special Olympics, appassionato proprio di questa disciplina sportiva.
E infine Gaston Llanos, un giocatore del Carrera Petrarca Rugby, squadra di Padova che Safilo sponsorizza da alcuni anni, è fotografato a fianco di Marco Zanella, atleta padovano di Special Olympics, sullo storico campo di gioco 'Memo Geremia' di Padova: la differenza di statura tra l'atleta ed il rugbista alto più di 2 metri, è compensata dall'intensa espressione di Marco, autentico mix di grinta e determinazione che il rugbista più aggressivo può solo invidiare.