Continuano i blocchi in dogana
Il Ministero dello Sviluppo Economico ha recentemente attuato una serie di provvedimenti per bloccare l'immissione sul mercato di occhiali da sole non conformi alle direttive comunitarie provenienti dalla Cina e da altri paesi extra UE.
Grazie infatti alla convenzione operativa in atto tra lo stesso Ministero, l'Agenzia delle Dogane, ANFAO e Certottica, finalizzata a migliorare l'attività di tutela della salute e della sicurezza dei consumatori, l'Agenzia delle Dogane di Roma ha operato a partire dal mese di luglio alcuni sequestri di occhiali da sole e altri dispositivi di protezione dell'occhio provenienti per lo più dalla Repubblica Popolare Cinese affidando a Certottica la verifica fisica del prodotto bloccato presso gli uffici doganali e la stesura della relativa perizia tecnica.
Dalle analisi effettuate, nella maggioranza dei casi, si è riscontrata la mancanza o l'errata compilazione dell'etichettatura di alcuni modelli di occhiali, lo stesso dicasi per la marcatura CE. Inoltre in alcuni modelli si è evidenziata la non conformità del prodotto ad alcuni requisiti essenziali di sicurezza, quali il potere rifrattivo, che è un difetto intrinseco del dispositivo e dunque, per essere eliminato, richiede una correzione progettuale dell'occhiale; se ne deduce che il prodotto è pericoloso per il consumatore. Per questa ragione il Ministero dello Sviluppo Economico e nello specifico la Direzione Generale per l'Armonizzazione del Mercato, che esegue attività di controllo di sicurezza e di conformità dei prodotti destinati al consumatore alle direttive comunitarie ed alle connesse certificazioni, ne ha vietato agli importatori (cinesi, ma anche italiani) l'immissione sul mercato nazionale.
Temporaneo divieto di commercializzazione invece per maschere da mare e occhiali da nuoto, sempre provenienti dalla Cina, bloccati alla dogana di Roma perché sprovvisti di marcatura CE e della nota informativa, che dovrebbe essere redatta in modo preciso nella lingua dello stato membro destinatario, come previsto dalla direttiva 89/686/CEE e successive modifiche e integrazioni.
Alla ditta importatrice dei prodotti il Ministero dello Sviluppo Economico ha intimato di conformare i prodotti mediante la predisposizione del foglio di informazioni e di avvertenze previsti dalle normative vigenti e di applicare sulle confezioni il nome e l'indirizzo del fabbricate o del suo mandatario stabilito nella comunità europea per procedere successivamente all'applicazione della marcatura CE.



