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Contraffazione: ancora turisti multati

Contraffazione: ancora turisti multati

Con l'estate tornano d'attualità i casi di multe per vendita ma anche per acquisto di merci contraffatte.

Poco più di due mesi fa un giovane studente norvegese è stato sorpreso in S.Lorenzo a Firenze e multato di mille euro per aver acquistato un orologio contraffatto.

La multa allo studente norvegese, finita con qualche imprecisione sui giornali stranieri, ha rischiato di fare diventare l'episodio un caso internazionale, che si è chiuso con un incontro chiarificatore tra l'ambasciatore di Norvegia a Roma e il prefetto di Firenze.

A pochi giorni di distanza dalla diffusione della notizia di questo caso la storia si è ripetuta.

Ieri si è verificato il caso di una turista tedesca che, dopo aver acquistato un paio di occhiali da un venditore abusivo, è stata multata per un totale di mille euro dalla polizia municipale.

Il fatto è destinato a sollevare altre polemiche,come del resto la legge che prevede punizioni non solo per chi vende falsi ma anche per chi li acquista.

Tuttavia, è bene sottolineare che il fenomeno della contraffazione oggi è un business che pesa per il 7% dell'intero giro d'affari internazionale.

Il settore dell'occhialeria, in cui ricerca e tecnologia applicata si uniscono al valore aggiunto della moda e del design, subisce ogni tipo di contraffazione: dai marchi ai bevetti, all'alterazione dei modelli e del design industriale, alla provenienza (origine, made in).

Nel settore dell'occhialeria la contraffazione è responsabile ogni anno della perdita di circa il 15% del mercato.

Ogni anno, solo in Italia, sono centinaia di migliaia gli occhiali contraffatti sequestrati dalle Dogane e dalla GdF.

Inoltre, in questo settore la contraffazione, spesso considerata una conseguenza necessaria del successo commerciale, porta con sé effetti ben più gravi: il contraffattore, incurante degli effetti deleteri della propria attività tanto sulle imprese di settore quanto sul pubblico dei consumatori, diffonde sul mercato prodotti di scarso livello qualitativo, che spesso finiscono per causare danni, anche gravi, alla salute degli utilizzatori, specialmente ove si consideri la relazione stretta che intercorre tra la qualità dell'occhiale e la sua funzione.

Anfao è da anni impegnata nella lotta alla contraffazione.Esempio di tale impegno è il protocollo di intesa con l'Agenzia delle Dogane e la convenzione tra Certottica e il Ministero delle Attività produttive per la salvaguardia della salute del consumatore.

Soprattutto nel periodo estivo, quando l'occhiale da sole diventa un accessorio davvero imperdibile occorre non abbassare la guardia e informare il consumatore sui rischi del prodotto contraffatto.

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