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Fiamp: oggi la presentazione dei dati congiunturali

Fiamp: oggi la presentazione dei dati congiunturali

Il 21 luglio a Milano la Federazione Italiana dell'Accessorio Moda e Persona (FIAMP) hapresentato i dati settoriali congiunturali e l'iniziativa di penetrazione commercialedell''accessorio moda & persona' in Cina.

Nel primo trimestre 2006, secondo le elaborazioni Fondazione Edison - FIAMP su datiIstat, le esportazioni dei quattro settori merceologici aderenti alla FIAMP hanno raggiuntocomplessivamente i 4.268 milioni di euro, segnando un incremento dell'11,8% rispetto almedesimo periodo del 2005. Risulta positivo anche il saldo commerciale con l'estero cheha raggiunto i 2.354 milioni di euro (+6,1%).

Per il Presidente FIAMP, Alessandro Biffi, 'nel complesso si evidenzia un andamentopositivo e di tendenziale ripresa dell'export in tutti e quattro i settori, a partire dallapelletteria (+17.7%) e dall'occhialeria (+15,4%) per arrivare alle calzature (+3,6%), mentreil forte incremento della gioielleria/oreficeria (+25,5%) è da attribuire quasi esclusivamentea fenomeni esterni il settore, ovvero alla forte crescita delle quotazioni dell'oro che in unanno sono passate da 445USD/oncia ai 700USD/oncia. I dati dell'accessorio per quantopositivi però non sono ancora il segnale di una consolidata inversione di tendenza perchéle imprese, per cercare di mantenere almeno le posizioni sui mercati, hanno sacrificato ipropri margini.'

Nel commentare i dati, il Professor Marco Fortis, Vice Presidente della Fondazione Edison, che da un anno collabora con la FIAMP per gli approfondimenti economici sulcomparto, ha evidenziato 'la rilevanza dei settori FIAMP non solo nel contestocomplessivo dell'economia nazionale ma anche in quello territoriale italiano come fattori dicreazione di valore aggiunto e di coesione sociale. Sotto questo profilo bisognasottolineare che i settori FIAMP sono un concentrato di 'multinazionali del territorio'. Infatti,la maggior parte delle produzioni dei settori FIAMP origina in sistemi locali del lavoro ditipo distrettuale. L'Italia - ha osservato Fortis -, possiede pochi 'campioni nazionali', ma hamolti 'campioni territoriali'. I primi dieci sistemi locali del lavoro Istat della pelletteria (tra cuiFirenze, Montevarchi, Napoli, Tolentino) occupano in questo settore quasi 20mila addetti; iprimi dieci sistemi locali delle calzature in pelle (tra cui Civitanova Marche, Fermo,Montegranaro, Napoli, Venezia, Padova) impiegano oltre 56mila addetti; i primi diecisistemi locali dell'oreficeria-gioielleria (tra cui Arezzo, Vicenza, Bassano del Grappa,Valenza) occupano quasi 35mila addetti; e i primi dieci sistemi locali dell'occhialeria (tracui Belluno, Agordo, Pieve di Cadore) impiegano oltre 16mila addetti. In totale i primi diecisistemi locali del lavoro distrettuali dei 4 settori FIAMP considerati globalmente occupanooltre 127mila addetti, cioè più di singole grandi multinazionali come BMW, Shell, Bayer oPfizer e il doppio di altri grandi gruppi multinazionali come Coca Cola, Nokia, Motorola oSamsung Electronics'.

Analizzando i principali Paesi dell'export, nel 2005, si rileva una diminuzione delle esportazioni verso quasi tutti i primi 5 mercati di sbocco: USA (-6,2%), Francia (+0,3%), Germania (-3,5%), Svizzera (-0,3%) e Regno Unito (-14,9%). Spiccano invece gli incrementi verso gli Emirati Arabi uniti (+35,9%), Turchia (+32,4%) e Corea del Sud (+26,3%). Per quanto riguarda l'import, la Cina si conferma leader nel comparto accessorio moda e persona con un ulteriore incremento del +44,3% nei primi tre mesi del 2006.

In riferimento al grande Paese asiatico, la FIAMP ha deciso di avviare uno studio difattibilità per un progetto di graduale penetrazione commerciale per i prodottidell'accessorio moda & persona 'Made in Italy' in Cina.

'L'obiettivo della nostra Federazione- continua Biffi - è quello di rilanciare l'industriamanifatturiera dei settori FIAMP che sono ancora l'eccellenza del Made in Italy. La FIAMPdeve rappresentare per le associazioni aderenti (ANCI, AIMPES, ANFAO eFEDERORAFI) e quindi per le aziende dell'accessorio 'moda e persona', una sorta dilaboratorio sperimentale di nuove iniziative di attacco del mercato. Queste attivitàaffiancano quelle istituzionali di supporto e di sensibilizzazione nei confronti delle Autoritàitaliane e comunitarie per l'implementazione di tutte le necessarie ed indispensabili azionidi contrasto verso la scorretta concorrenza e la contraffazione dei marchi e del Made inItaly, per la reciprocità di trattamento tariffario nell'interscambio commercialeinternazionale e per la definitiva entrata in vigore del Regolamento comunitario perl'obbligo di etichettatura di origine Made in ..., approvato dalla Commissione UE lo scorsodicembre per 9 settori tra i quali le calzature, la pelletteria e la gioielleria e recentementeavallato anche dalla Risoluzione del Parlamento Europeo.'

Proprio nell'ambito delle iniziative di attacco dei mercati, la FIAMP ha presentatol'operazione 'FIAMP in CINA'. Le quattro associazioni aderenti alla FIAMP (AIMPES,ANCI, ANFAO e FEDERORAFI) da tempo stavano elaborando un progetto comune per iprodotti dell'accessorio moda & persona.

'Un anno fa, - evidenzia Biffi - alla presentazione dei risultati dell'iniziativa UniCredit Bancad'Impresa 'Campioni del Made in Italy' abbiamo trovato alcune attinenze con la nostraidea e quindi, anche grazie al supporto di UniCredit Banca d'Impresa (Progetti Speciali eSviluppo Mercati Internazionali), abbiamo provato a progettare una strategia perl'internazionalizzazione delle imprese dell'accessorio Made in Italy partendo da alcuneriflessioni condivise: concentrarsi sulle imprese medio-piccole di qualità, anche se prive diun marchio riconosciuto a livello internazionale, agire sulla leva dell'eccellenza del Made inItaly e trasformare un punto di debolezza, la piccola dimensione, in un elemento diaggregazione per un nuovo approccio verso i mercati internazionali attraverso unacomune stabile struttura promozionale e distributiva.messo a punto i tasselli per questa operazione di penetrazione commerciale. Inizialmenteci eravamo concentrati su un mercato della Nuova Europa, poi, in virtù dell'iniziativa già inatto dall'associazione dei calzaturieri, abbiamo rivolto la nostra attenzione al complessomercato cinese. Le analisi preliminari svolte su quel mercato evidenziavano una domandapotenziale di accessori molto interessante. Il cinese, dopo gli abiti, sembra richiedereanche l'accessorio giusto che si possa abbinare. Da qui la necessità di elaborare un pianodi ingresso in Cina che potesse gradualmente inserire l'accessorio italiano nel Paeseasiatico, attraverso una presenza che si consolidi nel tempo e che diventi un riferimentoper le aziende associate. Abbiamo quindi dato mandato a Jesa Consulting, società italocinesedi consulenza con provata esperienza, che collabora con il gruppo UniCredit sulmercato asiatico.'

L'ipotesi di lavoro FIAMP riguarda la necessità di creare una struttura che promuovadirettamente i prodotti mantenendo un target elevato di immagine. Dovrà essere promossoil prodotto italiano puntando su qualità, innovazione e servizio. Saranno percorse tutte lestrade della promozione, considerando i canali distributivi, partendo da una show-room'flagship store' che sia di riferimento per attività simili ad esempio a Shanghai ed in altreparti della Cina.

'E' un progetto - conclude il Presidente - ove non farà testo il singolo prodotto, inteso comeil gioiello, l'occhiale, la scarpa o la borsa, ma trarrà la sua forza dall'insieme, dalla'squadra italiana dell'accessorio'. Non ci saranno quindi solo solisti ma un complesso benorganizzato sotto l'ombrello protettivo e promozionale del Made in Italy. L'operazione,totalmente autofinanziata, è ambiziosa e coraggiosa anche perché è un piano dicommercializzazione a favore, in particolare, delle imprese di produzione medio-piccole(spesso unbranded), ovvero quelle più insidiate sui mercati mondiali proprio dallaconcorrenza, spesso sleale e asimmetrica, dei prodotti cinesi.'

I risultati dello studio di fattibilità ed il business plan operativo saranno presentati dallaFIAMP entro il prossimo ottobre.

Fabio Tamburini, Responsabile Progetti Speciali di UniCredit Banca d'Impresa,nell'evidenziare il ruolo e l'attenzione della Banca verso le iniziative a sostegnodell'internazionalizzazione delle imprese italiane, sottolinea l'innovatività del progetto'FIAMP in CINA', 'in quanto trasversale a quattro settori leader del Made in Italy(calzature, gioielleria, pelletteria ed occhialeria) che affrontano insieme una sfida dimercato decisiva, facendo leva su importanti sinergie e complementarietà e, quindi, con lagiusta massa critica per il successo dell'operazione.'

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