Cirillo Marcolin lascia Mido e Anfao
Al termine dell'evento inaugurale di ieri sera, lo spettacolo organizzato per celebrare 40 anni di storia degli occhiali, Cirillo Marcolin ha annunciato agli ospiti presenti, non senza un pizzico di commozione, la sua intenzione di non ricandidarsi alla guida di Anfao e Mido.La presidenza di Marcolin è durata 8 anni, e non sono certo stati tutti anni facili. Eletto presidente di Mido nel 1999, ha traghettato il salone nel nuovo millennio portandolo al traguardo storico delle 40 mila presenze nel maggio del 2001, ma dovendo subito dopo affrontare la crisi post 11 settembre, che investendo l'economia mondiale ha violentemente colpito anche l'ambito fieristico. Sono stati momenti difficili per tutto il settore, ma sotto la sua guida il salone ha saputo arginare il danno, sia nel 2002 (quando il calo di presenze fu molto limitato rispetto a quelli registrati dagli altri saloni del settore), sia nell'anno successivo, quando ad abbattersi su Mido fu la Sars e il panico (oggi sappiamo immotivato) che tenne lontani dalla fiera soprattutto i visitatori italiani, timorosi di poter essere contagiati da espositori e visitatori asiatici. Ma anche in quel frangente Mido seppe tenere il passo e, pur registrando un calo di presenze, fu apprezzato dagli espositori per la sua capacità di essere un salone in cui il business non si misura solo con la quantità dei contatti, ma con la loro qualità.
Superato anche quell'ostacolo, con grandi sforzi e impegno, Cirillo Marcolin, nel frattempo chiamato a guidare anche l'Anfao (Associazione Italiana Fabbricanti Articoli Ottici), ha continuato il suo percorso per riportare il settore e la fiera agli splendori della fine degli Anni Novanta, muovendosi in più direzioni. Dovendo fronteggiare anche la concorrenza della Cina, che con l'ingresso nel Wto ha sferrato un duro attacco a tutti i comparti in cui il Made in Italy è leader nel mondo (moda, alimentare, design).
Sotto la sua presidenza sono state avviate una serie di iniziative con l'obiettivo di non lasciare sul campo quote di mercato. Innanzitutto un forte impegno nella lotta alla contraffazione, portata avanti attraverso il protocollo d'intesa siglato con l'Agenzia delle Dogane e il Ministero delle Attività produttive per difendere il mercato e i consumatori italiani dai prodotti di bassissima qualità in arrivo dall'oriente, attraverso la collaborazione con i funzionari doganali e la formazione di figure specializzate per fornire un'assistenza sul campo in caso di fermo di prodotti ottici.
In parallelo, il rilancio in grande stile del Made in Italy attraverso le sfilate di occhiali organizzate in collaborazione con l'Ice (Istituto per il Commercio Estero) e il Ministero, a partire dal 2002 nelle più prestigiose passerelle mondiali, Parigi, New York, Mosca e persino Shanghai. E ancora, la creazione, insieme alle altre associazioni dell'accessorio italiane (Aimpes - pelletteria, Anci - calzature, Federorafi - oreficeria-gioielleria), della Fiamp (Federazione Italiana dell'Accessorio Moda e Persona) nata con l'obiettivo di far emergere le imprese e i prodotti italiani attraverso iniziative concordate e condivise.
Concentrando ogni sforzo per riuscire a ribaltare ogni minaccia in opportunità, sotto la presidenza di Cirillo Marcolin il settore dell'occhialeria italiana è riuscito a reagire e a riaffermare la sua leadership mondiale, costruita negli anni su basi solide che si chiamano tenacia, creatività, ricerca, qualità. Quelle stesse basi grazie alle quali oggi Mido, proiettandosi nel futuro con grande rispetto per il passato e le tradizioni, è considerato da tutti l'evento per eccellenza del settore, quello cui non si può mancare, quello da non perdere.
'I risultati ottenuti negli anni del mio mandato, che ho svolto con passione e dedizione, sono stati raggiunti anche e soprattutto grazie ai colleghi che mi hanno affiancato alla guida di Mido e Anfao - i vicepresidenti che hanno guidato la Giunta, il Consiglio Direttivo, fino a tutta l'Assemblea dell'Associazione che mi ha voluto e sostenuto e al CDA di Mido. Un ringraziamento va anche a tutti i collaboratori interni ed esterni alla struttura associativa che tante energie hanno speso per permettermi di portare a termine il mio compito e di ricevere tante gratificazioni', ha tenuto a sottolineare Cirillo Marcolin. Di certo questi anni saranno ricordati come una traccia indelebile nella storia dell'occhialeria italiana e internazionale.



