Curiosità: come fa l'occhio a catturare i dettagli
Immaginate uno splendido paesaggio, una foresta e magari un bel cervo nascosto tra la boscaglia: se anche in lontananza riuscite a distinguere e godere dell'immagine, scorgendo gli alberi e anche l'animale nella macchia, e' merito di piccolissimi impercettibili movimenti dell'occhio che ''rinfrescano l'immagine'' in tempo reale, un po' come si aggiorna una pagina internet, permettendo cosi' di percepire ogni dettaglio di essa.
La scoperta di uno dei trucchi che i nostri occhi usano per vedere i dettagli, che ci da' quindi acuita' visiva, si deve a un team di ricercatori italiani che lavorano presso l'Universita' di Boston diretto da Michele Rucci, in America da 14 anni dopo la laurea in ingegneria a Firenze.
La scoperta, resa nota questa settimana sulla rivista Nature, e' importante non solo perche' risponde a una domanda vecchia decenni, ovvero qual e' la funzione dei 'movimenti di fissazione' dell'occhio, ma anche perche' alcune condizioni come il nistagmo congenito (in cui questi movimenti sono alterati) sono associate a deficit visivi.
''Noi non ce ne accorgiamo - spiega Rucci in un'intervista all'ANSA - ma i nostri occhi si muovono continuamente, in modo tale che l'immagine sulla retina sia sempre in movimento''. L'esistenza di questi impercettibili movimenti del bulbo oculare, precisa Rucci, si conosce dagli anni '50, ma finora non si era compresa la loro funzione per la vista.
''Sapevamo pero' da numerosi esperimenti - prosegue l'esperto specializzatosi alla Scuola Sant'Anna di Pisa prima di lasciare l'Italia - che se si bloccano questi movimenti dopo un po' non vediamo piu' niente, l'immagine scompare''.
Per capire a cosa servissero, gli scienziati hanno quindi eliminato gli effetti dei movimenti di fissazione degli occhi di volontari in modo da stabilizzare l'immagine sulla retina, mentre i volontari guardavano dei disegni sullo schermo di un pc. L'effetto, spiega Rucci, e' stato che i soggetti non erano piu' in grado di percepire i dettagli delle immagini loro mostrate.
Questi movimenti servono dunque per vedere i particolari e contribuiscono alla nostra acuita' visiva, spiega Rucci. ''L'idea e' che l'occhio per vedere bene abbia bisogno di un'immagine in movimento che si rinfresca continuamente'', conclude Rucci, altrimenti la percezione dell'immagine viene meno cosi' come viene meno quella di un odore quando il nostro naso si abitua ad esso.



