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Gli esiti dell'interessante convegno di Mido Education

Gli esiti dell'interessante convegno di Mido Education

Rispetto al 2005, sono aumentati gli italiani che si dichiarano presbiti e gli individui che correggono i difetti, ma permane un problema di conoscenza sulle lenti progressive: diminuiscono, infatti, gli individui che ne danno la definizione corretta. Il dato è emerso da uno studio a cura di C.R.A. ed è stato presentato ieri nel corso del convegno 'Lenti progressive: prospettive future', che si è svolto all'interno della sezione Mido Education.Nel corso del convegno, cui ha preso parte un pubblico numeroso e attento, sono stati trattati temi di taglio altamente scientifico ed altri legati alle questioni di marketing. Abati, Fusi e Farini hanno presentato la tipologia di lenti disponibili sul mercato, Pintus e Fossetti hanno affrontato le metodiche per la prescrizione, selezione dei soggetti e montaggio dell'occhiale, l'intervento di Seclì è stato dedicato al tema della prescrizione nei soggetti non presbiti e Muzzarelli ha illustrato le capacità relazionali indispensabili all'ottico optometrista, per comunicare il valore aggiunto delle lenti progressive in modo efficace.La comunicazione, infatti, sembra essere cruciale per diffondere l'uso delle lenti progressive: il passaparola si conferma un'importante fonte di conoscenza, ma aumenta anche il ruolo di spot televisivi e campagne pubblicitarie. Risulta quindi fondamentale, nella promozione del mercato delle lenti progressive, il ruolo di industria, distribuzione e associazioni, che è stato affrontato da Giulio Velati, Presidente di Federottica, Cyrille de Montvalon, Presidente Gruppo Lenti Anfao e Consorzio Comunicazione Vista e Andrea Garagnani, Presidente Assogruppi Ottica a chiusura del convegno.

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