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Le tecnologie di rivestimento in vuoto danno buoni risultati

Le tecnologie di rivestimento in vuoto danno buoni risultati

I ricercatori di Certottica proseguono nelle sperimentazioni scientifiche che stanno dando esiti davvero positivi. In molte aree di applicazione, le tecnologie di rivestimento in vuoto continuano a sostituire i metodi tradizionali e la tecnologia di deposizione di metalli tramite PVD ha raggiunto un discreto stadio di sviluppo anche dal punto di vista dell' applicazione industriale: sulle montature per occhiali, infatti, gli impianti di trattamento PVD dedicato esclusivamente alle montature in metallo, a fronte di ingombri contenuti, raggiungono una produttività di circa 400 pz/h/macchina. Il costo industriale del trattamento della superficie è analogo a quello del trattamento galvanico.

Tuttavia, la problematica legata a questo processo che impone una migliore preparazione della superficie da rivestire, dato che il trattamento PVD non dà effetto livellante, e necessita di una successiva protezione anticorrosiva, non giustifica il passaggio a questa tecnologia da parte dei grandi fabbricanti. Il punto di svolta potrebbe essere rappresentato dall'integrazione del sistema di deposizione a quello di protezione utilizzando la stessa macchina oppure lasciando i pezzi sullo stesso supporto.

La tecnologia PECVD, tuttora non impiegata per il trattamento di montature per occhiali, offre svariate possibilità applicative ognuna delle quali richiede di essere approfondita con studi e sperimentazioni al fine di poter valutare le possibilità di sviluppo di un processo industriale nel settore dell'occhialeria e, in particolare, consente deposizione di film trasparenti silicon-like o quarz-like che potrebbero prestarsi alla soluzione del problema sopraccitato di integrare il sistema di deposizione con quello di protezione.

I ricercatori di Certottica hanno raggiunto risultati impensabili fino ad ora: è stato ottenuto un film con ottime caratteristiche di duttilità e di resistenza alla corrosione dimostrando la possibilità concreta di ottenere risultati applicativi estremamente interessanti. Pur a fronte di risultati molto lusinghieri non è, però, possibile affermare che un film trasparente nanotecnologico soddisfi tutte le esigenze del prodotto occhiale possa essere industrializzato. C'è anche da dire che, data la novità della tecnologia del plasma freddo, la letteratura scientifica risulta assai avara di dati sperimentali, che ovviamente richiedono un approccio complesso e non breve per essere disponibili.

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