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Novartis rileva Alcon

Novartis rileva Alcon

«Se si valuta che occorre essere presenti in un certo settore, ebbene allora bisogna starci realmente con il massimo impegno». Daniel Vasella, presidente di Novartis, ha appena messo a segno un'altra acquisizione, quella della Alcon, sin qui nell'orbita di Nestlé. La strategia di Vasella è una sorta di lascia-o-raddoppia. Il gruppo farmaceutico di Basilea infatti punta senza riserve sui settori che considera strategici; e lascia senza indugi quelli che non ritiene tali. Così Novartis negli ultimi due anni ha venduto alla stessa Nestlé la divisione nutrizione medica e la Gerber, alimenti per l'infanzia. Ma ha acquistato i produttori di generici tedeschi Hexal ed Eon Labs, ha fatto sua l'americana Chiron e ora rileva la Alcon, settore oftalmico.«La Alcon - spiega Vasella - ci permette di centrare due obiettivi. Da un lato diversifichiamo ulteriormente le nostre attività, sempre attorno al core business farmaceutico. Dall'altro, appunto, raggiungiamo una massa critica in un settore in cui siamo in parte già presenti». La Alcon, che ha la sua base operativa negli Usa, in Texas, entrerà a far parte a tappe del gruppo Novartis. Nella seconda metà di quest'anno Novartis acquisirà il 25% della società, per 11 miliardi di dollari. Sono state inoltre siglate opzioni - da esercitare tra inizio 2010 e luglio 2011 -per un altro 52%, per un valore di 28 miliardi. Alla fine, salvo colpi di scena, Novartis avrà quindi il 77% della Alcon, quotata a New York, per 39 miliardi di dollari (24,5 miliardi di euro).Alcon ha realizzato nel 2007 un fatturato di 5,6 miliardi di dollari, con un utile netto di 1,6 miliardi. La società è attiva nei prodotti per la chirurgia oftalmica, nei farmaci oftalmici, nei prodotti per lenti a contatto. Novartis, che l'anno scorso ha registrato un fatturato pari a 38,1 miliardi di dollari, è presente in molto comparti dei farmaci etici e dei generici, nei vaccini. Nel campo delle lenti a contatto e dei medicinali oftalmici è attiva con Ciba Vision.Molti analisti si erano interrogati sul destino di quest'ultima e avevano in passato ipotizzato una cessione. Ma il vertice di Novartis è invece alla fine andato proprio sull'altro versante, quello del raddoppio. «Le nostre attività nell'oftalmico e quelle di Alcon - dice Vasella - sono complementari, non ci sono sovrapposizioni. È una buona transazione, su un mercato che secondo noi è molto promettente. Nestlé ha altre priorità e realizza un vantaggio uscendo. Noi realizziamo sinergie importanti e ampliamo la nostra posizione nel settore. Va bene a tutti e due».A Zurigo la Borsa ha seguito un percorso classico, facendo salire il titolo di chi incassa e facendo scendere il titolo di chi paga. Così, l'azione Nestlé ha chiuso a 516 franchi (+0,98%) e l'azione Novartis a 51,5 franchi (-1,72%). Il prezzo per Alcon non è dei più bassi, per una parte degli analisti. Ma al di là di questo sulla piazza elvetica prevalgono i pareri positivi sulle potenzialità industriali che l'acquisizione dà a Novartis.Intanto da Siena, polo internazionale dei vaccini Novartis, c'è la notizia della luce verde data dalla americana Fda per l'esportazione negli Usa del vaccino influenzale confezionato in Italia. E' la prima approvazione Fda ricevuta dalla base toscana di Novartis. «Il polo di Siena - afferma Vasella - sta andando bene. È nostra intenzione continuare ad investire sul mercato italiano, che consideriamo importante. È chiaro, al tempo stesso, che auspichiamo che si rafforzino ancor più in futuro le condizioni quadro generali favorevoli alla ricerca e all'innovazione». (Fonte: Il Sole 24Ore)

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