Vai al contenuto principale
keyboard_return Invio

Industria sempre più green grazie alla ricerca scientifica

Industria sempre più green grazie alla ricerca scientifica

E’ un concentrato di tecnologia e di ricerca il progetto “Utilizzo del plasma per migliorare i trattamenti decorativi della plastica: il rivestimento protettivo, la stampa e gli incollaggi” che Certottica sta sviluppando con il centro carinziano Wood-k Plus. I risultati, raggiunti in pochi mesi, sono eccellenti e lasciano ben sperare nella direzione di un’industria sempre più eco-compatibile. Le basi dell’idea progettuale sono rappresentate dall’attivazione dei materiali e dall’impiego di polimeri di silicio come materia prima nel rivestimento sottovuoto delle plastiche. Così si vuol dire stop ai polimeri derivanti dal petrolio e impiegare componenti naturali che si trovano, nella sabbia del mare, nel granito, nel quarzo. I processi produttivi sostenibili impiegano quantità minime di materie prime e non producono rifiuti solidi né rifiuti gassosi; inoltre i polimeri di silicio utilizzati sono privi di rischio per le specie viventi e sono facilmente reperibili ed estraibili in natura. Questo metallo è il secondo elemento per abbondanza nel nostro pianeta dopo l'ossigeno. Nessun rischio per l’eco-sistema e facilità di impiego sono le parole chiave di una sperimentazione che detta le regole per una produzione attenta alle esigenze ambientali. Per la questo progetto i due Istituti coinvolti, Certottica e W3C, sono dotati di macchinari e attrezzature all’avanguardia e di grande impatto per il livello di ricerca raggiunto. Nei laboratori di Certottica è stata installata l’apparecchiatura Easy Drop che consente di verificare l’efficacia dei trattamenti tramite l’analisi della tensione superficiale che misura esattamente le variazioni di idrofilicità o idrofobicità delle superfici trattate e dell’apparecchio Filmetrics che misura gli spessori micrometrici dei film sottili. I risultati sono alquanto soddisfacenti ed i grafici ricavati tramite misure dell’angolo di contatto evidenziano come le prestazioni della superficie trattata con Plasma atmosferico siano superiori a quelle della stessa trattata con l’attuale metodo meccanico di smerigliatura’ afferma Giuseppe Da Cortà responsabile del progetto di ricerca per Certottica ‘Si pone in luce inoltre come il trattamento possa avere efficacia differente sugli spigoli, che sono una parte difficile da trattare. Nelle sperimentazioni sono stati inclusi dei tessuti sintetici filtranti di PolyEthylene di interesse alle aziende dell’area carinziana: le indicazioni sono estremamente interessanti e le sperimentazioni proseguiranno con dei test su quei materiali da eseguire con l’impianto KHz di Certottica’. La ricerca sta andando bene e non è solo questione di sperimentazione in laboratorio: i due Istituti lavorano in un clima di armonia avendo trovato un’ottima intesa. ‘La collaborazione è stata valutata positivamente da entrambi i partner aggiunge Da Cortà ‘lavorare in sintonia è un buon input per la ricerca. Il progetto sta, quindi, sta progredendo su binari ben definiti e le comunicazioni e gli scambi di informazioni avvengono regolarmente. La tecnologia messa in campo è emergente, perciò offre possibilità di nuove applicazioni e vantaggi dal punto di vista della sostenibilità ambientale e della sicurezza dei lavoratori sposandosi, così, perfettamente alle esigenze del futuro sviluppo dei processi produttivi. Il progetto in corso permette un costante progresso per il superamento delle barriere d’accesso a queste tecnologie emergenti date dal costo degli impianti, della strumentazione di laboratorio e dalla specializzazione del personale. Alla fine di settembre Certottica e W3C si incontreranno di nuovo: l’obiettivo è di arrivare all’autunno con altri risultati raggiunti. E sono davvero ambiziosi. In Certottica saranno effettuati rivestimenti con plasma a MHz per testare le prestazioni che si possono ottenere con nuovi monomeri e i ricercatori cercheranno anche di settare il nuovo elettrodo per materiali plastici. In Austria, presso il W3C saranno invece studiate le applicazioni del plasma atmosferico su pannelli di legno termicamente modificati per migliorare l’assorbimento degli oli impregnanti. Non solo. Nei laboratori si lavora già per analizzare l’applicabilità del trattamento con plasma alle polveri utilizzate nei processi di verniciatura.     Progetto Certottica: “Utilizzo del plasma per migliorare i trattamenti decorativi della plastica: il rivestimento protettivo, la stampa e gli incollaggi”  
Indietro