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I RAGGI ULTRAVIOLETTI 1- Cosa bisogna sapere sui raggi ultravioletti? Penetrano sempre l'atmosfera, anche se il cielo è coperto. In questo caso, sebbene la loro intensità può essere minore, non significa che non vi siamo esposti. In alcune situazioni le nuvole possono addirittura funzionare come superficie riflettente, aumentando l'effetto di diffusione della luce e quindi, anche i livelli degli UV. Più il sole è alto, maggiore è il livello di irradiamento degli UV. Questo significa che l'intensità degli UV può cambiare in una stessa giornata secondo la posizione del sole. Per esempio, quando il sole brilla a mezzogiorno, gli UV sono particolarmente forti. Di conseguenza, nelle zone del mondo dove i raggi del sole picchiano spesso perpendicolarmente la terra, come all'equatore, gli UV sono ancora più intensi. Più si sale e meno l'atmosfera riesce ad assorbire la radiazione UV. Perciò, quando andiamo in montagna, per ogni 1000 metri in più la radiazione aumenta parallelamente del 10-12%. La radiazione UV può aumentare se viene riflessa o diffusa da una superficie: la neve riflette l'80% della radiazione, la sabbia il 20% e il bagnasciuga il 25%! Ricordiamoci: gli UV penetrano attraverso le nuvole. gli UV aumentano a causa della riflessione da neve, acqua e sabbia. gli UV aumentano con l'altitudine. gli UV sono più intensi a seconda dell'altezza del sole. 2- L'interesse delle autorità al problema Lo sapevate che: esiste una commissione Europea che studia l'argomento, la COST 713 e l'Italia ha un suo portavoce attraverso il CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche). La nocività dei raggi UV è uno dei temi principali di sensibilizzazione dell'opinione pubblica da parte dell'Organizzazione Mondiale della Sanità. In alcuni paesi, come gli Stati Uniti e l'Australia, l'attenzione al problema è forte e sulle spiagge si possono trovare cartelli che invitano a proteggersi adeguatamente. UV index forecast In this area, Mido 365 provides you with the daily weather and UV Index forecasts. In order to find the UV Index for your hometown or next destination, click on the nearest area on the map or select your nation and city from those listed. The UV Index is a solar ultra-violet radiation measurement system that links the degree of exposure to UV radiation to the level of risk to our eyes and skin. UV rays, in fact, can damage the structure of your eyes (cornea, lens capsule, and retina) and so these structures must be sufficiently protected. Sunglasses are classified as personal safety gear (PSG) and are more than just fashion accessories. Sunglasses that comply with Standards EN 1836 that regulate the production and sale of sunglasses and lenses in the E.U. must satisfy specific requisites. I DANNI PROVOCATI DAI RAGGI UV 1- Quali sono i rischi che corriamo quando ci esponiamo alle radiazioni ultraviolette? Oltre ai problemi maggiormente conosciuti sulla pelle i raggi UV non dispensano i nostri occhi. Il sole produce una triplice aggressione agli occhi: la prima dovuta ai raggi infrarossi, la seconda ai raggi UV e la terza dovuta al riflesso sia sulla neve che sulla sabbia o la superficie dell'acqua. Poiché le nubi e la foschia non filtrano totalmente tutti i raggi solari è necessario proteggere sempre gli occhi con occhiali da sole e imparare a conoscere i disturbi più frequenti. L'occhio si protegge dalla luce con un gesto naturale: quando siamo abbagliati socchiudiamo le palpebre; purtroppo, però, questo movimento non basta. Quante volte la sera, dopo una giornata stesi al sole sulla sabbia, abbiamo gli occhi rossi, che bruciano e che, alcune volte, non riusciamo neanche ad aprire? Ebbene, si tratta di piccole ustioni dell'occhio, come quelle provocate sulla pelle. Queste ustioni sono bruciature spesso curabili e passeggere, ma se esponessimo sempre i nostri occhi al sole, queste piccole bruciature momentanee potrebbero conoscere un processo cumulativo e portare a problemi più seri. 2- I fastidi provocati dai raggi solari Numerosi sono i medici oculisti nel mondo che studiano gli effetti dei raggi UV sugli occhi e, citando il Prof. R. Young, uno dei massimi esponenti nella materia: "La scoperta del rischio rappresentato dalla luce solare per gli occhi è uno dei massimi risultati della ricerca in campo oftalmologico. Essa offre infatti la promessa di una più alta protezione della vista, grazie all'applicazione del miglior tipo di medicina in assoluto: la medicina preventiva…La buona notizia è che esiste la possibilità di proteggersi da tutte queste malattie, devastanti, senza disturbare le normali funzioni visive ma semplicemente usando il tipo giusto di occhiale da sole" Usare sempre gli occhiali da sole è un metodo sicuro e veloce per evitare questi danni. L'occhio secco I sintomi più comuni dovuti alla sindrome da occhio secco sono bruciore, sensazione di corpo estraneo nell'occhio, fotofobia, difficoltà nell'apertura della palpebra al risveglio e, nei casi più gravi, dolore e annebbiamento visivo. Il caldo e il sole possono provocare la secchezza oculare: i raggi infrarossi o il vento forte scaldando e talvolta bruciando le palpebre, fanno evaporare velocemente il film lacrimale, cioè il velo protettivo che riveste la cornea e rappresenta una protezione naturale dell'occhio. Talvolta, gli occhi lacrimano in continuazione ma il liquido lacrimale evapora velocemente lasciando la cornea esposta all'azione di agenti esterni. La cheratite Il dolore intenso agli occhi che si aprono con difficoltà e sembrano pieni di sabbia, sono il sintomo della cheratite, che colpisce soprattutto chi passa lunghe ore al sole sulla spiaggia senza proteggere adeguatamente gli occhi. L'esposizione fissa prolungata scalda e asciuga completamente l'occhio, creando importanti problemi alle cellule epiteliali. Nei casi più fastidiosi bisogna tenere gli occhi chiusi e bendati, per almeno due/tre giorni. La congiuntivite Gli occhi gonfi, arrossati, che bruciano e prudono sono la manifestazione della congiuntivite che può essere provocata anche da un forte colpo di vento. La congiuntivite guarisce solitamente nel giro di pochi giorni, va però curata subito, fin dai primi sintomi, prima che s'instauri un'infezione batterica molto più lunga e difficile da trattare. I danni più seri: la cataratta e carcinoma Si sente parlare molto di cataratta: infatti, è la prima causa di cecità nel mondo. La si associa sempre all'avanzare dell'età, ma i fattori di accelerazione e di sviluppo della cataratta sono, senz'altro, l'esposizione al sole e ai raggi UV. L'esposizione al sole, oltre a provocarci un invecchiamento del contorno degli occhi, può essere particolarmente nociva proprio in questa zona e facilitare l'apparizione di carcinoma. Il nostro viso è continuamente esposto alla luce, non solo l'estate, e l'epidermide intorno agli occhi è particolarmente fina e delicata. Attenzione ai bambini! I bambini sono maggiormente soggetti agli effetti nocivi dei raggi UV. Nei bimbi il cristallino, cioè, la "lente" interna dell'occhio che ci permette di mettere a fuoco, è in formazione fino al 12° anno di età. Pertanto, gli occhi dei nostri bambini non solo hanno il contorno particolarmente delicato, ma possono subire scottature veloci e serie. E' altresì importante che i più piccoli non siano esposti alla luce diretta del sole e che, oltre ad indossare un buon paio di occhiali da sole, siano protetti anche da un cappellino con visiera. COME PROTEGGERSI Per evitare i disagi e i danni degli occhi provocati dalle radiazioni ultraviolette è importante prevenire. Così come proteggiamo la nostra pelle con creme adatte, è fondamentale proteggere i nostri occhi con le lenti adeguate. Gli occhiali da sole di qualità, oltre ad essere un importante accessorio di Moda sono un ottimo strumento di protezione. Come sono gli occhiali adatti alla giusta protezione? 1.1 L'occhiale a norma In Europa l'occhiale da sole è considerato un DPI, cioè un Dispositivo di Protezione Individuale, e come tale, la sua fabbricazione deve rispettare una serie di criteri fondamentali contemplati dalla normativa europea EN 1836/1997; conseguente alle direttive 89/686/CEE, 93/95/CE, che disciplinano la produzione e la commercializzazione di lenti e occhiali da sole nella UE, recepite in Italia dai D.L. 475/92 del 4-12-92 e 10/97 del 2-1-97. Per rispondere ai requisiti stabiliti dalla EN 1836/1997 gli occhiali da sole devono superare i test obbligatori di conformità per un uso generale. Questi test verificano, tra l'altro, la presenza della nota informativa e le caratteristiche delle lenti, in modo che siano adatte per filtrare le radiazioni UV. Quando l'occhiale supera i test di conformità alle normative comunitarie, riceve la marcatura CE. Solamente gli occhiali CE possono, quindi, essere messi in commercio. Cominciando da quest'argomento, chiariremo successivamente il significato della la nota informativa e l'importanza del filtraggio degli UV. 1. 2 La marcatura CE Innanzitutto, la marcatura CE garantisce all'utente che il dispositivo risponde alle norme vigenti. Deve essere apposta in modo indelebile, visibile e leggibile. Se ciò risulta impossibile, può essere anche applicata sull'imballaggio. Ma in nessun occhiale a norma, il "CE" si trova su un bollino adesivo, per esempio. 1.3 La nota informativa La nota informativa deve accompagnare ogni paio di occhiali perché aiuta l'utilizzatore a farne il giusto impiego. Inoltre, costituisce un elemento di garanzia, poiché riporta i dati del fabbricante o del distributore. Deve anche dare le seguenti informazioni: le istruzioni per l'uso, la pulizia e la manutenzione del DPI, le caratteristiche tecniche e il grado di protezione facendo riferimento ai requisiti di norma, i limiti di impiego ed avvertenze eventualmente necessarie e infine, gli accessori impiegabili. Il filtraggio degli UV 2.1 Proteggersi dagli UV Un occhiale che riporta la marcatura CE come da norma Europea è un occhiale adatto alla corretta protezione degli occhi. Pertanto, è indicato al filtraggio dei raggi UV. Ci sono casi però, in cui è necessario ricorrere ad alcune forme di protezione migliorative. Come già accennato, in caso di forte riverbero o in situazioni di altitudine, la radiazione UV può aumentare. Per questo motivo, quando ci troviamo al mare sul bagnasciuga, sulla sabbia, in barca, in montagna, sulla neve, al lago, è importante proteggerci ulteriormente. In questi casi, è preferibile aumentare la protezione con lenti fino a 400 nm per soddisfare condizioni di radiazione UV particolarmente forti. 2.2 La categoria dei filtri Nella nota informativa l'occhiale riporta anche la categoria di lente con le modalità d'impiego. Questo significa che ogni occhiale acquistato è indicato per alcuni usi, ma non per tutti. Come dire, per ogni situazione può esserci un occhiale diverso. Infatti, la quantità di luce che arriva all'occhio può essere modulata attraverso le lenti filtranti che, in funzione delle esigenze, hanno diversi gradi di trasmissibilità e quindi d'uso. Il grado di trasmissione della lente rappresenta la capacità di diminuire in modo più o meno significativo la quantità di luce che arriva all'occhio, suggerendoci l'impiego più adatto in ogni condizione di irraggiamento. Per esempio, al mare si può usare un filtro di categoria 3, alla guida o in città, categoria 2, in condizioni di illuminazione estrema, come in montagna, categoria 4. La categoria dei filtri: CATEGORIAUTILIZZOLIMITAZIONI0Interni, cielo copertoNessuna1Luminosità solare attenuataSconsigliata la guida (e uso generico su strada) in orario notturno2Luminosità solare media; cielo velato: ad es. uso in cittàSconsigliata la guida (e uso generico su strada) in orario notturno3Luminosità solare forte: uso generico per mare e montagnaSconsigliata la guida (e uso generico su strada) in orario notturno4Luminosità solare molto intensa: uso per alta montagna, sport acquaticiSconsigliata la guida (e uso generico su strada) perché falsa i colori ATTENZIONE: non sempre una lente scura protegge completamente! È importante verificare la qualità e la provenienza dell'occhiale che si utilizza per essere sicuri di avere una giusta protezione. SUGGERIMENTI PER UNA PROTEZIONE CORRETTA, A CURA DELL'OMS Per evitare i disagi e i danni degli occhi provocati dalle radiazioni ultraviolette è importante prevenire. Così come proteggiamo la nostra pelle con creme adatte, è fondamentale proteggere i nostri occhi con le lenti adeguate. Gli occhiali da sole di qualità, oltre ad essere un importante accessorio di Moda sono un ottimo strumento di protezione. L'esposizione al sole può danneggiare gli occhi, aumentare il rischio di tumori della pelle e velocizzarne l'invecchiamento. Indossa occhiali da sole sicuri, il cappello e un abbigliamento protettivo, metti lo crema solare sulla pelle. Parti per una vacanza al sole? Non dimenticare il cappello, un buon paio di occhiali e la crema solare. Ricorda che non è necessario avvertire il calore dei raggi per danneggiare i tuoi occhi. Il danno è provocato dalle radiazioni ultraviolette, che non si vedono e non si sentono. Pertanto, non farti confondere dalle temperature miti e proteggi i tuoi occhi. L'altitudine e la neve possono raddoppiare la tua esposizione alle radiazioni UV, perciò indossa occhiali da sole adatti e metti la crema solare. Proteggi il tuo bambino e ricorda che fino a 15 anni i suoi occhi e la sua pelle sono particolarmente delicati. Proteggilo con occhiali, cappello e maglietta. E perché non dargli l'esempio facendolo anche tu? Inoltre, i bimbi al di sotto di un anno di vita non dovrebbero mai essere esposti direttamente al sole. Il cielo nuvoloso non significa che non ti scotti. La radiazione UV penetra attraverso le nuvole e può procurarti le bruciature. Non dimenticare i tuoi occhiali protettivi! L'abbronzatura non blocca i raggi UV. Anche quando sei abbronzato, continua a proteggerti e limita l'esposizione durante le ore centrali. Applicare la crema solare e indossare un buon paio di occhiali non significa, però poter prolungare l'esposizione al sole, ma vuol dire ridurre i rischi dell'esposizione. Prendere alcune medicine e utilizzare profumi o /e deodoranti può aumentare la sensibilità della tua pelle e facilitare le scottature. 10- Rimani all'ombra durante le ore centrali del giorno, quando il sole picchia forte. Ti aiuta a proteggerti. UV INDEX L'UV Index (UVI) descrive il livello delle radiazioni UV sulla superficie terrestre. La scala dei valori parte da zero in poi; maggiore è il valore dell'indice, più intensa è la quantità di radiazione UV che colpisce la superficie terrestre e quindi, minore il tempo impiegato per danneggiare gli occhi e la pelle. Perché è nato l'UV index? L'aumento dei casi di danni provocati sugli occhi e la pelle, a causa dell'esposizione ai raggi ultravioletti, ha reso necessaria una maggiore divulgazione delle modalità di prevenzione. L'UV Index è uno strumento importante che permette di sensibilizzare il pubblico sui rischi dell'esposizione eccessiva al sole, specie i rischi cumulativi come i danni agli occhi, alla pelle e al sistema immunitario. Inoltre, lo scopo dell'UV Index è informare sulla necessità di adottare le misure protettive adeguate e contribuire a cambiare le abitudini comportamentali degli individui rispetto all'esposizione al sole. Come si presenta l'indice UV? I livelli delle radiazioni ultraviolette cambiano durante il giorno e quindi, varia anche l'indice UV. Trattandosi di previsioni, la comunicazione dell'indice UV si riferisce all'indice previsto per il giorno dopo. L'Organizzazione Mondiale della Sanità e la Cost 713 lavorano per armonizzare il parametri di calcolo e di presentazione dell'Indice UV. Il fototipo Definizione di fototipi nella popolazione europea Tipo di pelleColore occhiColore capelliAbbronzaturaScottaturaIAzzurroRossoMaiSempreIIAzzurro/verdeBiondoA volteA volteIIIGrigio/marroneCastanoSempreRaramenteIVMarroneNeroSempreMai Appartenere a una determinata categoria fototipica influenza il grado d'esposizione solare al quale un determinato soggetto può sottoporsi. Mentre la pelle reagisce alla radiazione UV producendo la melanina (abbronzatura), l'occhio non possiede una tale difesa. Indipendentemente dal fototipo, è sempre importante proteggere i propri occhi dai raggi UV con occhiali da sole adeguati. Il grado di assorbimento dei raggi ultravioletti (in particolare UVA), da parte delle strutture oculari, è fortemente influenzato anche dall'età del soggetto. I cristallini molto giovani hanno una trasmissibilità molto elevata, ciò significa che questi occhi, se non protetti adeguatamente, sono ancora più esposti alla nocività degli UV. Tali raggi potranno così raggiungere il tessuto retinico con possibilità di lesionare lo stesso o determinare la progressione di patologie già esistenti. La protezione degli occhi attraverso filtri solari risulta quindi indispensabile, soprattutto, per i giovanissimi. Particolare attenzione sarà rivolta nei confronti di tutti i bambini di età inferiore ai 12 anni essi, infatti, posseggono cristallini molto trasparenti che filtrano in scarsa percentuale i raggi ultravioletti. Soggetti biondi, con occhi azzurro-verdi e carnagioni particolarmente chiare (o soggetti albini) presentano una retina maggiormente sensibile all'esposizione ultravioletta e richiedono quindi maggiore attenzione nella protezione degli occhi dai raggi UV.



