La sostenibilità passa per il retail
Con due sedi - una a Milano e una a Shanghai, lo studio di architettura Vudafieri Saverino Partners, è uno dei maggiori progettisti internazionali di spazi dedicati alla vendita delle merci. Con i titolari, Tiziano Vudafieri e Claudio Saverino, abbiamo analizzato l'evoluzione del retail nell'ultimo decennio.Cosa è cambiato nel progetto del retail degli ultimi anni?Ci viene chiesta meno standardizzazione. In seguito alla crisi del 2008 si è creata una frattura che ha messo in discussione i precedenti stili di vita e ha provocato due tipologie di crisi, una sociale e culturale, l’altra politica ed economica, vanificando il modello organizzativo dei marchi di gamma alta, creato dagli anni Ottanta al Duemila, che voleva punti vendita ovunque e tutti simili.Se da un lato avere e apparire hanno guidato per anni le scelte di vita, dove l’ostentazione ha prevalso sulla verità, l’eccesso ha oscurato l’etica, dall’altro i cambiamenti epocali, l’incertezza per il futuro, la paura per una società instabile, si sono manifestati in modo evidente in una contrazione delle vendite. Ciò ha comportato delle riflessioni sul prodotto ma anche sugli spazi e sul modo di vendere.Si continua a vendere un’idea, un sogno, ma in questi anni lo si fa in modo diverso: ora i marchi ci chiedono meno punti vendita e ciascuno con una peculiarità o specialità. L’esperienza del cliente e l’ospitalità nel punto vendita sono al centro del progetto con una particolare attenzione all’affermazione di uno stile di vita più autentico e sostenibile, mirato a promuovere comportamenti attenti ai bisogni della collettività e a consumi più consapevoli. Quali sono le ultime tendenze dell'interior dei negozi?Facciamo fatica a parlare di tendenze generali; il nostro lavoro è far vivere al cliente l’esperienza del marchio attraverso il design del punto vendita, per cui ogni nostro progetto è unico e peculiare per quel marchio e quasi non dovrebbe risentire di tendenze esterne.Consideriamo il nostro lavoro, soprattutto nella moda, come il lavoro di cantastorie e in questo approccio narrativo, per noi è fondamentale il principio per cui usiamo i nostri attrezzi di designer e di architetti per raccontare una storia, la moda ci ha insegnato questo.Se vogliamo guardare ai macro-temi, vediamo da un lato una tendenza marmi + minimalismo + anni Sessanta, e dall’altro l’ultima versione della tendenza “home-feeling”, che è un richiamo storico all’interior design degli anni Cinquanta.La sostenibilità ambientale è un tema molto sentito anche nella progettazione dei punti vendita: come viene inglobata nei vostri progetti?L’elemento “sano” che migliora molto la sostenibilità dei progetti rispetto a quindici anni fa, è che i budget si sono ridotti di molto, e questo porta a un salutare dimagrimento da tutti i punti di vista, e una conseguente diminuzione del consumo di idrocarburi. Altrimenti, l’elemento che diminuisce in maniera visibile e immediata il consumo di energia di un punto vendita è senz’altro l’avvento dell’illuminazione led. Per quanto riguarda il nostro lavoro di architetti e designer in particolare, diamo molta importanza al valore espressivo dei materiali, all’uso che se ne può fare, coerentemente con il progetto e con i valori simbolici, estetici e sensoriali che ne derivano. Siamo per cui sempre alla ricerca di materiali espressivamente nuovi ed è quindi inevitabile rivolgere l’attenzione al tema della sostenibilità ambientale: è nell’invenzione di nuovi prodotti che si concentra la ricerca industriale ed è nella sperimentazione di nuove potenzialità espressive che si concentra la nostra ricerca progettuale.Qual è il ruolo svolto della luce dello spazio in un interior retail?Fondamentale, importante tanto quanto il design. Nei nostri progetti, il lighting design concept è un progetto a sé, la luce giusta per un marchio può non esserlo per un altro. E i progetti sono sviluppati a un livello di dettaglio molto alto, considerando certamente l’esposizione del prodotto ma dando altrettanta importanza, per esempio, all’illuminazione sul cliente nel momento in cui prova un capo, un accessorio, un paio di occhiali.



