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L’eyewear è sempre più digital.

L’eyewear è sempre più digital.

Il processo di trasformazione industriale oggi si muove nella direzione della digitalizzazione. Ad accelerarlo la pandemia, che ci ha letteralmente rimbalzato nel futuro in maniera del tutto inaspettata.

La corsa al digitale dell’eyewear ha incluso una serie di cambiamenti strutturali a livello aziendale – gli stessi che abbiamo visto anche negli altri settori – ma ha portato innovazioni anche a livello di prodotto.

Ad accomunare tutti i settori indistintamente è il problema della cybersecurity perché l’attenuazione dei confini tra vita lavorativa e vita privata ha aperto nuovi varchi che i cybercriminali riescono a sfruttare. Le aziende, specialmente quelle globali, vedono ridotta la capacità di controllo sui loro dati e i team IT si trovano a proteggere intere forze lavoro remote.

I cambiamenti delle aziende e del centro ottico

I nuovi modelli portati dalla digitalizzazione hanno avuto come leitmotiv la creazione di inediti strumenti di dialogo tra produttore e centro ottico mirati ad accompagnare quest’ultimo fino all’assistenza post-vendita.

Tra di essi emergono il restyling dei siti internet aziendali, studiati in una prospettiva di semplificazione, l’introduzione di piattaforme business-to-business e il potenziamento di chat a servizio del cliente.

Si inserisce in questo processo l’importanza di un software CRM (Customer Relationship Management) per creare relazioni continuative con l’utente finale grazie a customer experience coinvolgenti per incentivare il drive to store.

In questo anno e mezzo, inoltre, abbiamo assistito anche allo sviluppo di strumenti per il laboratorio che non implicassero il contatto con il cliente e di software per creare occhiali virtuali custom-made.

Per quanto riguarda invece gli strumenti digitali al servizio del negozio fisico, ça va sans dire che internet e i social media si sono trasformati in questi mesi in strumenti essenziali al servizio del centro ottico.

Molte campagne di comunicazione si concentrano oggi sull’online (senza però escludere gli altri media) e si affiancano a progetti di local e social marketing fornendo contenuti ad hoc. Sempre in sinergia con le campagne, alcune realtà hanno sviluppato materiali di comunicazione digitali come corner interattivi per poter continuare il racconto all’interno del negozio.

Le nuove esigenze visive

Le nuove abitudini di vita - lo smart working, la DAD e in generale l’aumento dell’utilizzo dei device - hanno rappresentato un’importante cassa di risonanza per i professionisti della visione perché è aumentata la sensibilità verso la protezione degli occhi e implicato nuove esigenze visive.

Ad esempio, la tematica della necessità di proteggere i nostri occhi dai raggi nocivi emanati della luce blu è diventata fondamentale. A dimostrarlo un dato fornito dalla piattaforma Google Trend: se guardiamo la ricerca del termine ‘luce blu’ negli ultimi cinque anni, notiamo una crescita esponenziale nell’ultimo anno, registrando l’apice tra il 29 novembre e il 5 dicembre 2020.

In questo ultimo anno le aziende oftalmiche si sono concentrate infatti su questa tematica proponendo soluzioni specifiche per ottimizzare le performance visive alla scrivania e per ridurre stress e affaticamento visivo causato dalla sovra-esposizione alla luce blu nociva.

Una testimonianza concreta: MIDO 2021 | Digital Edition

Il digitale ha coinvolto anche MIDO, la più importante fiera internazionale dell’eyewear, che per la prima volta nella sua storia, si è svolta online. L’evento è stato certificato attraverso una rigorosa verifica ispettiva ISF CERT, che ha garantito la corretta, uniforme e trasparente misurazione dei dati utili a rappresentare le “dimensioni” della manifestazione fieristica virtuale, al pari di quella fisica.

In questa speciale edizione, un ricco palinsesto di eventi, tutt’ora visibili sulla piattaforma di MIDO, hanno visto anche l’utilizzo di tecnologie di ultima generazione.

In particolare, i due momenti principali della sezione Main Stage, Wonders are ahead e Mido Mashup, sono stati realizzati con l’agenzia Us Up che ha ideato e prodotto questi due eventi phygital di grande impatto, resi possibili dalla tecnologia Morpheus che, attraverso la piattaforma Virtual Production, è capace di creare esperienze di realtà virtuale immersiva che fondono contenuti creati su set-up digital e altri su set-up fisici, con una resa iperrealistica.

E MIDO 2022?

Anche per la prossima edizione, in calendario nei padiglioni di Fiera Milano Rho da sabato 12 a lunedì 14 febbraio 2022, per affiancare e potenziare la fiera fisica, MIDO aprirà a breve la piattaforma digitale con lo scopo di creare una vera e propria interazione complementare tra mondo fisico e digitale, definendo in ogni sua sfaccettatura l’edizione del prossimo anno.

Parallelamente, è in corso una campagna adv che utilizza la  realtà aumentata. È la prima volta che una fiera del settore si avvale di questa tecnologia: con la semplice inquadratura del qrcode è possibile visualizzare i protagonisti e i loro racconti. Il primo volume della “saga” è stato affidato al volto e alla voce di Giovanni Vitaloni, Presidente di MIDO, il secondo a Francesco Gili, COO di MIDO. Grazie a questo innovativo strumento interattivo, è possibile iniziare ad immaginare in real-time l’edizione del prossimo anno e a soddisfare parzialmente la VOGLIA DI MIDO. Dal primo dicembre sarà disponibile il terzo volume con un nuovo protagonista, fino ad arrivare all’ultimo, il quarto, in programma dal prossimo anno, che ci accompagnerà fino all’inizio di MIDO 2022.
Per scoprire l'esperienza del "volume due" clicca qui:  https://arweb.app/?zid=z/Xd5o1c&rs=0&menu=0&toolbar=0
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