Visioni da indossare: l’eyewear riscrive le regole
DaTE 2025 porta a Riccione il lato più audace e creativo della moda.
Non solo accessorio, ma manifesto estetico e culturale: l’occhiale torna protagonista a DaTE 2025, il salone indipendente dell’eyewear che negli scorsi giorni ha animato la piramide del Cocoricò di Riccione. Una cornice iconica per un evento che non è fiera tradizionale, ma laboratorio di visioni, dove moda e design dialogano con libertà.
La nuova campagna Every Line Tells a Story caratterizza la comunicazione 2025: le linee tracciate sui volti diventano segni grafici, tracce di vite vissute e di nuove possibilità. Simboli di emozioni, percorsi creativi e connessioni che superano i confini individuali. È la celebrazione dell’eyewear come linguaggio universale, capace di raccontare esperienze e identità.
DaTE ha scelto una location simbolo della creatività italiana per dare il via al suo nuovo corso itinerante: dopo Riccione, altre città ospiteranno il format. La prossima annunciata dal Presidente Davide Degl’Incerti Tocci sarà Napoli, dal 12 al 14 settembre 2026, confermando l’anima fluida e innovativa della manifestazione. L’obiettivo è chiaro: raccontare l’occhiale come espressione artistica e di lifestyle, non solo come prodotto.
Visione e linguaggio
L’edizione 2025 ha registrato numeri importanti: oltre 1.000 visitatori, in gran parte italiani ma con presenze significative anche dall’Europa – buyer e ottici provenienti da Germania, Belgio, Lussemburgo, Polonia e Spagna – a conferma della capacità di DaTE di attrarre uno sguardo internazionale sul made in Italy più visionario.
“Dire che siamo soddisfatti non rende l’idea – commenta il Presidente Davide Degl’Incerti Tocci –. Lo dimostrano i numeri, ma ancora di più l’energia che si è respirata in questi giorni: aziende entusiaste, visitatori curiosi, la stampa e i social che ci hanno seguito con attenzione e un team di lavoro coeso e appassionato. Era chiaro che DaTE avesse bisogno di evolvere: il mercato è diverso, i tempi sono cambiati”.
Oltre 110 brand nazionali e internazionali sono stati selezionati per questa edizione, ciascuno con il proprio sguardo sul futuro. Collezioni indipendenti che osano rompere le regole, ricerca su materiali e forme che spazia dal bio-based alle leghe hi-tech, contaminazioni con arte, architettura e tecnologia. Montature-scultura che giocano con volumi estremi, linee essenziali che celebrano la purezza del design, occhiali-gioiello che brillano come oggetti couture.
In questa pluralità si riconosce la forza di DaTE: un osservatorio privilegiato sulle traiettorie del contemporaneo, dove il confine tra moda e ricerca si fa sempre più sottile e ogni brand diventa portatore di una visione personale e distintiva. È il trionfo dell’eyewear come espressione artistica e come codice estetico, destinato a imporsi ben oltre la moda stagionale.
Trend preview
Le tendenze raccontate a DaTE 2025 sono un viaggio tra audacia e raffinatezza. Dominano i giochi di volumi, con montature bold e scultoree che si fanno architetture sul volto: dal nero geometrico agli occhiali oversize in acetato, fino alle montature “statement” che sembrano piccole opere pop.
Il colore è protagonista: le palette cromatiche spaziano dal rosso acceso al viola brillante, dal blu elettrico ai trasparenti con tocchi pastello. Non mancano i classici tartarugati e i neutri sofisticati, ma la tendenza è chiaramente quella di usare l’occhiale come accento cromatico, capace di illuminare un intero look.
I dettagli materici puntano sul gioco di texture: superfici lucide effetto resina, acetati traslucidi, contrasti opachi/lucidi e inserti metallici che richiamano la gioielleria. L’eyewear diventa così un oggetto tattile oltre che visivo.
C’è un forte richiamo al revival di decadi iconiche: forme tonde e ironiche che riportano agli anni ’70, linee più squadrate e futuriste che strizzano l’occhio agli anni ’90. In parallelo, emerge il minimalismo high-tech, con montature leggere, profili essenziali e un approccio funzionale che non rinuncia all’eleganza.
Il risultato è un mosaico di visioni, dove convivono ironia e rigore, colore e trasparenza, leggerezza e scultura. Un racconto corale che riflette la pluralità del contemporaneo e che trasforma ogni paio di occhiali in un manifesto personale di stile.
DaTE conferma così la sua vocazione sperimentale e il suo ruolo di avanguardia: un evento che non si limita a mostrare collezioni, ma che mette al centro l’eyewear contemporaneo come esperienza culturale e fashion. Qui si anticipano le tendenze che ritroveremo presto nelle strade e sulle passerelle, trasformando l’occhiale nell’accessorio più desiderato, più fotografato e più raccontato della stagione.