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I vincitori del CSE Award 2023: Modo Eyewear.

I vincitori del CSE Award 2023: Modo Eyewear.

Da qualche anno MIDO ha intrapreso un percorso virtuoso volto alla sostenibilità e alla trasparenza aziendale. Questo suo impegno l’ha portato a ottenere la certificazione ISO 20121:2012 che attesa la gestione sostenibile dei grandi eventi.

La fiera milanese infatti considera la riduzione dell’impatto ambientale e sociale non solo come una semplice una necessità ma come un vero e proprio dovere; parallelamente, per MIDO è altresì un dovere aumentare la consapevolezza di espositori, fornitori e visitatori, sensibilizzandoli e trasformandoli in ambasciatori della sostenibilità.

Tra le attività intraprese in questa direzione si inserisce quest’anno l’edizione “zero” del CSE AWARD - Certified Sustainable Eyewear 2023, il premio ideato da MIDO in collaborazione con ANFAO e Certottica e valuta la sostenibilità nel settore dell’eyewear a livello internazionale. Un’autorevole giuria di esperti ha valutato i prodotti che si sono candidati, utilizzando criteri dettagliati sul loro impatto ambientale e sociale, considerando l'intero ciclo di vita del prodotto: riciclo dei materiali, riduzione dei consumi nei processi produttivi e distributivi, valorizzazione della supply chain, eliminazione degli sprechi, grado di riciclabilità, utilizzo di energie rinnovabili, ecc.

Sono state sei le categorie premiate: Sunglasses Europe, Sunglasses Rest of the World, Frames Europe, Frames Rest of the World, Cases Europee e Cases Rest of the World.

Oggi incontriamo il vincitore del CSE Award Cases Sunglasses Europe: Eco by Modo.

Risponde Giovanni Lo Faro CEO dell’azienda.

Eco è pioniere nell'impegno verso la sostenibilità: ci farebbe un breve excursus sull'evoluzione del vostro brand?

Sì, quando abbiamo cominciato nel 2009 il tema della sostenibilità non era potente come lo è oggi. I prodotti sostenibili spesso vengono percepiti dal consumatore con un compromesso intrinseco di prezzo maggiore o qualità inferiore. Siamo riusciti sin da subito a superare questo trade off, proponendo un prodotto perlomeno comparabile ai suoi concorrenti non sostenibili in termini di qualità e un prezzo competitivo. In quanto azienda con decenni d’esperienza nel design dell’occhiale abbiamo identificato come priorità il concepire un prodotto dallo stile marcato e riconoscibile, sebbene quotidiano e vendibile a un target ampio – stile che la rivista di moda Vogue ha definito ‘eco-chic’. Siamo partiti con occhiali in metallo riciclato al 95% e in plastiche Biobased di origine naturale. Qualche anno dopo abbiamo lanciato il nostro concetto di clip-on solare da applicare alla montatura, studiando un sistema anche per gli occhiali in metallo – soluzione con la quale abbiamo vinto diversi premi di settore, design awards tra cui l’IF Design Awards nel 2022, forse come unico marchio nel nostro settore non proposto a livelli di prezzo elevati.

Non abbiamo mai smesso di ricercare nuovi materiali e nuove soluzioni, così negli ultimi anni abbiamo introdotto Eco Ocean, una linea in materie plastiche recuperate dagli oceani e poi riciclate, e il Bio Acetato, che ha ulteriormente aumentato il ventaglio della nostra offerta aprendo anche un nuovo segmento prodotto più premium.

Dal punto di vista del marketing, da subito, anche grazie all’input di consulenti esperti in lanci di prodotti sostenibili su larga scala, abbiamo creduto nel complementare al prodotto un’azione ambientale. Azione in cui oltre a noi e al fornitore, fosse coinvolto l’ottico e il suo consumatore, uniti come team ad alto impatto. In questo caso uniti nel nostro progetto di riduzione delle emissioni di CO2 nell’atmosfera – chiamato ‘One Frame One Tree’, grazie al quale abbiamo piantato oltre 3 milioni di alberi.

Arriviamo quindi ad oggi con un’offerta con 13 anni di esperienza nell’ambito della sostenibilità, 4 diverse famiglie di materiali sostenibili e un ventaglio di soluzioni visual POP a 360° per gli ottici, studiato per essere sempre sostenibile e con un’identità chiara, e infine un progetto ad ampia scala di miglioramento dell’aria che respiriamo.

Tra le vostre iniziative c'è “One Frame, One Tree”: ci racconterebbe l'iniziativa e le ultime novità?

È un programma con cui piantiamo un albero per ogni occhiale venduto. Ad oggi abbiamo piantato oltre 3.3 milioni di alberi, un risultato a dir poco straordinario che ci ha condotti al miglior traguardo possibile per quanto ci riguarda, possiamo infatti dichiarare che ECO è Carbon Negative! Il che significa che i “nostri” alberi assorbono più CO2 di quanta ne generiamo producendo i nostri occhiali, in poche parole Eco è un brand che dà più all’ambiente di quanto prenda, è un traguardo di cui siamo molto fieri.

Siamo impegnati con una Onlus specializzata in Africa, in Camerun, Tanzania e Senegal. Questa iniziativa ci ha entusiasmati fin da subito perché abbiamo sempre sognato di avere un impatto rilevante e tangibile sull’ambiente ma anche sulle comunità locali, spesso svantaggiate, portando cibo, lavoro, istruzione, indipendenza.

One Frame, One Tree è inoltre particolarmente significativo perché dà l’opportunità ai nostri clienti di dare il proprio contributo, di fare concretamente qualcosa per l’ambiente. E la filosofia di Eco è tutta lì: tutti possono fare la differenza attraverso piccole scelte individuali, che possono avere un enorme impatto se uniti. Secondo noi più efficace che ambire a rivoluzioni che non sempre sono realistiche o rilevanti per la vita concreta di milioni di persone.

Cosa ha significato per voi vincere il CSE Award?

A prima vista può sembrare meno rilevante, ma dopo i premi per il prodotto, siamo felici di aver vinto un premio anche per un astuccio! Se vediamo le cose dal punto di vista dell’impatto ambientale, un astuccio è altrettanto rilevante. Per questo con Eco abbiamo un approccio nei confronti della sostenibilità a 360°, dal packaging al POP e alla logistica. Ci fa piacere non sia passato inosservato, perché parliamo sempre di occhiali ma questo è un grandissimo lavoro di ricerca continua di soluzioni alternative che il nostro ufficio design di Stoccolma porta avanti da anni ottenendo ottimi risultati.

Quali sono le caratteristiche tecniche ed estetiche dell'astuccio vincitore del CSE Award?

Tecnicamente i nostri occhiali sono imballati in una busta realizzata in amido di mais, poi inseriti in questa custodia in PET riciclato (così come il panno pulisci lenti), avvolta per protezione in una scatola in carta riciclata, per cui non c’è utilizzo di plastica né di alcuna nuova risorsa. In particolare poi la custodia e la sua scatola sono state disegnate per ottimizzare gli spazi in fase logistica. Come i nostri occhiali anche il nostro packaging è sia sostenibile che esteticamente accattivante, e non perde occasione per veicolare quello che è il nostro messaggio e la nostra filosofia.
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