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MIDO e Ottica Italiana: una sinergia lunga mezzo secolo

MIDO e Ottica Italiana: una sinergia lunga mezzo secolo

La testata Ottica Italiana, organo ufficiale di Federottica, è partner di MIDO fin dall’edizione numero uno della Meraviglia. Percorriamo la loro liason attraverso le parole di Andrea Afragoli, Direttore Responsabile di Ottica Italiana e Presidente di Federottica.

Com’è nato il rapporto tra MIDO e Ottica Italiana?

Una risposta esaustiva a questa domanda si potrà avere, nei giorni di MIDO, per mezzo di una sorpresa che, come Ottica Italiana, stiamo preparando. Ad ogni modo, nel lontano 1970 si realizzò una sinergia fra mondo associativo – allora Federottica e AIO – e mondo industriale che portò, dopo altre esperienze minori, alla realizzazione del grande evento fieristico milanese che tutti conosciamo. Ottica Italiana, come organo di Federottica, fu ovviamente da subito in prima linea.

Qual è il sentiment degli ottici italiani verso MIDO e come si evoluto negli anni?

MIDO era, e rimane, un punto di riferimento assoluto. Il mondo è largamente cambiato, le esperienze multisensoriali sono spesso state sostituite da esperienze solo visive, ma la necessità di toccare con mano i prodotti, di testare le apparecchiature è rimasta pressoché intatta. Certo, un tempo e specialmente dal sud si “saliva a Milano” principalmente per fare acquisti, mentre oggi MIDO è prevalentemente – ma non solo – una vetrina. Come dicevo, però, non basta sfogliare un catalogo o guardare un sito web per orientarsi al meglio nel nostro mondo. Poi MIDO è, in fondo, la festa di noi tutti: alzi una mano chi non ha mai incontrato, fra gli stand o nei corridoi, un vecchio collega, un compagno di studi, e non si è ritrovato improvvisamente altrove oltre che, indiscutibilmente, più giovane. Sono emozioni che, da sole, valgono il viaggio a Milano.

Quali sono stati secondo lei i momenti importanti della fiera che hanno contribuito alla crescita dell’intero comparto?

Questi momenti sono stati innumerevoli e, spesso, consegnati alla storia dell’ottica e dell’optometria italiana. Impossibile, quindi, ricordarli tutti. A titolo personale posso certamente dire che la presentazione del Registro in Optometria e Ottica da parte del tavolo interassociativo TIOPTO è stato un momento denso di aspettative e speranze per il futuro. C’era tanta gente, molti in piedi, a sentirci parlare, ed il silenzio quasi assoluto. Bellissima giornata.

Qual è il ruolo svolto da MIDO attualmente sul panorama internazionale?

Il primo e principale ruolo è ovviamente quello di vetrina: la più grande vetrina del mondo. È così per gli addetti ai lavori, ovviamente, ma anche più in generale per il pubblico. Nei giorni di MIDO si parla di ottica, di occhialeria anche sui media generalisti, e questo – nella sua non casualità – è largamente positivo. Poi MIDO è luogo di incontri, di accordi. Se quei corridoi potessero parlare…

 

 

 

 

 

 

 

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